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Italia

Lo Spid è entrato in azione oggi 1 ottobre. Lo sapevate? 

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Il Pin va in pensione e da oggi solo lo Spid ci farà accedere ai servizi Inps e non solo. Un passo rilevante per la digitalizzazione e l’ammodernamento del Paese, che non è stato preceduto da un’adeguata campagna di informazione e formazione 

Di Tiziana Primozich e Serenella Pesarin (psicologa e sociologa)

Mentre da dieci se non più giorni si discute su tutti gli organi di stampa e sui social dello stipendio, peraltro da fame, di Tridico presidente dell’Inps, una inconsapevole popolazione italiana assiste all’entrata dell’uso dello Spid per accedere a qualsivoglia sevizio Inps, oggi 1 ottobre 2020. Ma chi sa cos’è lo Spid? E soprattutto chi ha informato gli italiani di questo nuovo strumento imprescindibile, con una adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione oltre che formazione al nuovo dispositivo telematico? 

Lo Spid è il nuovo sistema unico di accesso con identità digitale a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione italiana e dei privati aderenti nei rispettivi portali web: cittadini e imprese possono così accedere a tali servizi con un’identità digitale unica che ne permette l’accesso e la fruizione da qualsiasi dispositivo. In poche parole, si potrà accedere ad esempio al sito Inps solo con lo Spid, unica deroga la concessione di un breve periodo di tempo in cui si può accedere ancora con il Pin ormai destinato anche lui al pensionamento.   

E’ certamente un salto di qualità verso la tanto attesa digitalizzazione del Paese che ci renderà la vita più facile ed al passo con la modernità, basti pensare alle mille difficoltà di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione durante il lockdown determinato dalla pandemia da covid19 della scorsa primavera. Ora ogni cittadino potrà con un semplice account digitale accedere a una svariata categoria di servizi online seguendo alcuni piccoli passi, anche se impegnato per lavoro o altro fuori dalla propria usuale residenza. 

Certamente questo strumento sarà anche uno strumento di condivisione intergenerazionale, perché saranno i più giovani che aiuteranno coloro che già in terza o quarta età hanno meno capacità in questo senso all’interno delle famiglie. Cosicchè questo strumento tecnologico potrà diventare anche una risorsa sociale con un interscambio comunicativo che consentirà una relazione tra mondo dei giovani e dei non più giovani. Va rilevato infatti, in un mondo che corre a grande velocità, che i giovani sono la futura risorsa per le trasformazioni digitali, mentre gli anziani rappresentano il serbatoio della saggezza. Accade così che il giovane sentendosi utile e importante nel trasferire le sue competenze all’anziano, restituisce valore identitario alla sua appartenenza ad un determinato nucleo famigliare, colmando finalmente un gap generazionale che apparentemente rende distante il mondo dei giovani e giovanissimi da quello dei senior. 

Ma se certamente l’avvento dello Spid offre enormi spunti di positività sia sul piano della resa in efficienza della macchina burocratica, come anche dal punto di vista dello scambio tra diverse generazioni per età e capacità professionali, non v’è dubbio che questa rivoluzione digitale andava accompagnata da un’adeguata campagna di informazione, di cui lo stesso istituto INPS avrebbe dovuto farsi carico ricordando che la popolazione italiana si caratterizza allo stato attuale con un alto tasso di persone over 60 anni, quasi mai preparate a così radicali cambiamenti.

Tra i provider autorizzati come da bando pubblico, emerge Poste Italiane che con semplici spiegazioni fornite dai propri sportelli aperti al pubblico, saprà indicare la via telematica per entrare in possesso del proprio Spid. Un banco di prova che ci si augura non faccia la stessa pessima figura della piattaforma Inps attivata durante il lockdown per le richieste di redditi di emergenza e casse integrazione, che andò in tilt per presunti attacchi hacker denunciati da Tridico e di cui non si è saputo più nulla. Se il nostro Paese si dirige in velocità verso cambiamenti tecnologici utili alla popolazione, è il caso di ricordarlo, forse è cosa buona e giusta pensare anche di preparare adeguatamente la popolazione spendendo qualche soldo per farlo, e soprattutto cercare di rendere agevole il cambiamento perché in Italia non tutti possiedono un pc, e lo abbiamo visto durante il lockdown anche a svantaggio di un congruo numero di scolari, e non tutti hanno le competenze per essere pienamente partecipi di questo cambiamento a causa dell’età avanzata o della scarsa preparazione nel complesso mondo virtuale.

Qui di seguito le informazioni base per richiedere lo Spid, che ricordiamo sostituisce il vecchio Pin ed è necessario anche per partecipare a concorsi pubblici

Per richiedere e ottenere le tue credenziali SPID devi esser maggiorenne e avrai bisogno di:

un indirizzo e-mail

il numero di telefono del cellulare che usi normalmente

un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente)

la tua tessera sanitaria con il codice fiscale

E’ necessario inoltrare la richiesta utilizzando un Identity Provider autorizzato

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