Attualità
La rock band irlandese U2 invita a votare “si” al referendum sull’aborto in Irlanda
Disapprovazione dei fan cattolici che minacciano di disertare i concerti della band.
di Vito Nicola Lacerenza
“Io ti seguirò se ti allontanerai”, hanno cantato gli U2 sugli enormi palcoscenici dei loro concerti, accompagnati dal coro dei fan, moltissimi dei quali hanno deciso di non assistere più alle esibizioni della rock band, da quando si è dichiarata favorevole all’aborto in vista del referendum sull’abrogazione dell’8°emendamento dell’articolo 40 della costituzione della Repubblica d’Irlanda, lo Stato dove il 25 maggio si terrà l’evento elettorale. L’8°emendamento garantisce al feto lo stesso diritto alla vita della madre, che può ricorrere all’aborto solo nel caso in cui il parto costituisca un pericolo per la sua vita. Una vittoria del “si” al referendum, però, permetterebbe alle pazienti incinte di scegliere liberamente se portare a termine la gravidanza, oppure no.
È il cambiamento che il gruppo musicale auspica per l’Irlanda, dove un’ampia parte della popolazione, compreso molti supporter degli U2, è cattolica ed è contraria all’approvazione della legalità dell’aborto.«Questa decisioneli U2 di schierarsi a favore dell’aborto mi spezza il cuore- ha twittato una fan della band- vi ho amato e seguito per vent’anni, e vi amo ancora. Ma non posso seguirvi per questa via. I miei biglietti per i prossimi concerti resteranno inutilizzati». E’ una delle centinaia di frasi scritte dagli ormai ex supporter degli U2, che, incuranti del calo della loro popolarità in patria, continuano a sostenere pubblicamente la campagna pro aborto. «Penso di aver riconosciuto che (l’aborto) è un tema sensibile e che ci sono sentimenti forti da entrambe le parti in Irlanda- ha detto Dave Evans, chitarrista degli U2- sono a favore dell’abrogazione ma capisco perché la gente possa avere problemi in merito alla questione. La cosa più importante è andare a votare».