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Italia

Interni, gli Iman nel mirino del Viminale

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Sono un centinaio i nomi a rischio espulsione dall’Italia, molti in età compresa tra i 20 e i 35 anni, un dato inquietante che dimostra che ‘integrazione’ è una parola priva di significato quando è l’estremismo a dettare legge

imagesRoma, 18 gennaio – Il Viminale in queste ore starebbe vagliando la posizione di diversi Imam al fine di stabilirne l’espulsione dall’Italia per ‘motivi di sicurezza nazionale’. Lo svela lHuffington Post anche se il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha ribadito che l’intelligence italiana non ha alcun motivo di temere “minacce in fase di progettualità”. In particolare nel mirino del Viminale ci sono 12 nomi che, ha spiegato una fonte all’Huffpost  “ Sono persone, diciamo pure predicatori, nei cui confronti non ci sono gli estremi per procedere all’arresto o ad altre forme di interdizione e di cui però è dimostrata l’attività di proselitismo in chiave integralista e anti occidentale”. Tra gli ‘attenzionati’ figurano anche un centinaio di nomi di giovani stranieri, per lo più magrebini, di età compresa tra i 20 e i 35 anni. Nord africani con passaporto italiano ben inseriti nel nostro tessuto sociale che si stanno radicalizzando e mostrano interesse per l’Isis senza mai essere stati in Siria o Iraq. Un dato ancor più inquietante perché rivela che la parola ‘integrazione’ così tanto invocata da alcune parti politiche nel nostro Paese, è rimasta lettera morta, dimostrando che l’estremismo islamico è impossibile da gestire anche quando ci si muove con le migliori intenzioni. A questo proposito vale la pena di ricordare le innumerevoli manifestazioni pacifiche che in Italia ed in Europa si sono svolte a difesa dei diritti di individui perseguitati a vario titolo nel mondo arabo,  tra le più significative quelle a favore di Malala Yousafzai. Mentre al contrario l’orribile strage perpetrata a Parigi pochi giorni fa presso la sede del Charlie Hebdo non ha provocato alcuno sdegno, se non qualche commento degli islamici ‘moderati’, termine con cui si autodefiniscono per differenziarsi dagli estremisti. Nessuna manifestazione pacifica di massa è stata messa in atto dai tanti musulmani che nel nostro Paese trovano accoglienza, lavoro, libertà di esprimere il loro credo anche all’interno delle loro moschee, appositamente costruite in nome dell’integrazione. Inoltre secondo fonti dell’intelligence europea sentite dalla Cnn, in Europa ci potrebbero essere fino a 20 cellule dormienti pronte ad agire in Francia, Germania, Belgio e Olanda. La ‘mappa’ delle cellule in sonno è stata messa a punto da servizi segreti e di sicurezza europei e mediorientali sulla base delle numerose informazioni raccolte nelle ultime settimane. Informazioni che indicano in particolare come l’Isis abbia dato direttive ben precise agli estremisti di ritorno nei loro Paesi d’origine da Siria e Iraq, che chiedono di lanciare attacchi terroristici contro obiettivi specifici.

 

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