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È INIZIATO L’8° PROGRAMMA DEI VENERDÌ CULTURALI 2016-2017 DEL TEATRINO DELLA CASA DELLE AIE.

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Il successo della prima iniziativa del 4 novembre dedicata a Grazia Deledda. Il secondo appuntamento venerdì 11 novembre prevede con una commedia dialettale a cura della compagnia “Qui de bosch” di Gambettola.

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È iniziato con successo il 4 novembre 2016 il calendario dei “venerdì culturali” del Teatrino della Casa delle Aie, promossi dall’Associazione Culturale Casa delle Aie Cervia.

Sono 20 gli appuntamenti settimanali del venerdì, in grado di soddisfare varie esigenze culturali, che termineranno il 21 aprile 2017, aperti a soci e non soci, con ingresso gratuito.

Le iniziative sono in programma nello storico teatrino della Casa delle Aie, che quest’anno si è presentato ai nastri di partenza con un arredo interno rinnovato, a cura e spese dell’Associazione Casa delle Aie.

È stata una bella e piacevole serata quella del 4 novembre scorso, dedicata alla rievocazione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa di Grazia Deledda (1871-1936), Premio Nobel per la letteratura e Cittadina onoraria di Cervia.

Il prossimo venerdi, 11 novembre, alle ore 21, è in programma una commedia dialettale con la compagnia QUI DE BOSCH (Gambettola), due atti comici intitolati: “Al veci in ti vicioni” e “Una bella pitnadoura”. Si consolida una tradizione che intende valorizzare le espressioni teatrali del dialetto romagnolo

.Alla realizzazione delle iniziative collabora attivamente la gestione del Ristorante della Casa delle Aie, che fa capo ai fratelli Battistini. Ogni venerdì vengono anche presentate delle offerte particolari legate ai piatti della tradizione romagnola.

Nel corso della prima serata dedicata a Grazia Deledda, Renato Lombardi ha messo in rilievo l’obiettivo di recuperare l’identità storica della città, che è caratterizzata da un forte legame con il mondo letterario e della poesia e dalla valorizzare il binomio turismo-cultura. La cittadinanza onoraria di Cervia è stata conferita oltre che alla Deledda (1927) anche ai grandi poeti Giuseppe Ungaretti (1958) e Mario Luzi (1998). A Cervia è iniziata la straordinaria esperienza del Trebbo poetico (1956-1960), che ha avuto una dimensione internazionale ed ha avuto come protagonisti Walter Della Monica e Toni Comello. Nel 1946 a Grazia Deledda era stato dedicato il tratto di Lungomare che va dal Grand Hotel alla ex Colonia Dante. Nel 1956 è stata inaugurata con un grande evento nazionale, sul Lungomare di Cervia, la rotonda intitolata a Grazia Deledda, con le due straordinarie sculture dedicate alle donne sarde e romagnole a cura del grande artista Angelo Biancini.

Cesare Brusi, direttore di ASCOM Cervia, intervenendo all’iniziativa, ha parlato della ristampa in 12.000 copie dell’ultima raccolta di novelle e racconti di Grazia Deledda intitolata “Sole d’estate”, del 1933, in occasione dello “sbarco degli scrittori” (15 agosto 2016) del grande evento La spiaggia ama il libro,. Già nel 2004 era stato fatto ristampare il romanzo della Deledda “Il paese del vento”, ambientato a Cervia. Le opere sono state distribuite ai turisti ospiti degli alberghi associati ASCOM durante il ferragosto dei rispettivi anni di edizione. Brusi ha proposto di realizzare itnerari turistico culturali legati alla tematica dei ”parchi letterari” ed ha messo in evidenza come ancora oggi vi sia, in viale Colombo, la villa storica che Grazia Deledda acquistò nel 1928 dopo il conferimento del Premio Nobel e della cittadinanza onoraria di Cervia dell’anno precedente.

La relatrice della serata era Elena Gagliardi, storica della letteratura, insegnante al LIceo Classico V. Monti di Cesena, che con il suo libro “I romanzi cervesi di Grazia Deledda” (Longo Editore – Ravenna – 2010), ha vinto il Premio Letterario Nazionale Studi Deleddiani. La Gagliardi ha saputo destare l’interesse e la curiosità dei partecipanti all’iniziativa ripercorrendo le vicende biografiche e letterarie di Grazia Deledda e il suo rapporto con Cervia. Ha messo in rilievo come la Deledda risulti la prima ed unica donna italiana insignita del Nobel per la tetteratura, e questo tanto più è meritorio se consideriamo che la Deledda era una scrittrice autodidatta nella formazione. Ebbe un amore per la lettura, per il sapere e la cultura letteraria coltivato in un’epoca e in ambienti ricchi di pregiudizi nei confronti delle donne Una fase della sua vita che lei descrive nel suo romanzo autobiografico Cosima (pubblicato postumo nel 1936).

Nel gennaio del 1900 sposò Palmiro Madesani, di origine mantovana, funzionario del Ministero delle Finanze e insieme si trasferirono a Roma. Iniziò un periodo fecondo dal punto di vista della produzione letteraria. Scrisse romanzi come Il vecchio della montagna, Elias Portolu, l’Edera, Canne al vento, Il segreto dell’uomo solitario.

Nel 1920 scelse Cervia come luogo di villeggiatura, preferendola ad altre località più rinomate come Viareggio. Era infatti alla ricerca di una località marittima della costa adriatica che fosse poco affollata e tranquilla ed immersa nella natura. Aveva contatti epistolari con letterati che operavano in Romagna come Marino Moretti, di Cesenatico ed Alfredo Panzini di Bellaria. La prima struttura turistica in cui venne ospitata fu la Villa Igea. Dal 1928 abitò nella villa del Viale Litoraneo, che dal 1932, dopo l’intitolazione del viale a Cristoforo Colombo, venne denominata Caravella. Il 10 dicembre 1927 venne conferito a Grazia Deledda il Premio Nobel per la letteratura e, nello stesso mese, la cittadinanza onoraria di Cervia. I festeggiamenti per Grazia Deledda vennero organizzati l’anno successivo il 29 luglio 1928, nel rinnovato Stabilimento Bagni, costruito sul litorale e non più in mare. Cervia era stata riconosciuta l’anno precedente Stazione di Cura, Soggiorno e Turismo.

La bella e ventosa Cervia” divenne fonte di ispirazione letteraria ed artistica, Alcuni romanzi furono ambientati a Cervia. Tra questi La fuga in Egitto, Il Paese del vento, Il vecchio e i fanciulli. Furono anche una trentina le sue novelle di ambientazione cervese

Particolarmente suggestive sono state le descrizioni di ambienti (il mare, la spiaggia, la pineta, il vento, il centro storico) e personaggi cervesi, lette da Elena Gagliardi. La prosa verista della Deledda si caratterizzava sempre più per gli elementi lirici e simbolici. Tra i personaggi cervesi particolarmente legato alla Deledda ricordiamo Lina Sacchetti (prima maestra e poi funzionaria del Ministero della pubblica Istruzione, scrittrice) e Trucolo (al secolo Augusto Ricci) l’omino dalla goccia di stagno.

L’iniziativa del 4 novembre ha dimostrato che esistono le condizioni per realizzare un lavoro di squadra tra associazioni e istituzioni pubbliche, a cominciare dal Comune di Cervia, per continuare a valorizzare il rapporto storico della città con Grazia Deledda e rievocare degnamente il novantesimo dell’assegnazione del Premio Nobel alla grande scrittrice sarda e la cittadinanza onoraria di Cervia, che risalgono al dicembre del 1927. Il Premio Nobel faceva riferimento formalmente al 1926.

Hanno reso più piacevole la serata del 4 novembre gli intermezzi musicali a cura di Matilde e Celeste Pirazzini, che si sono esibite in alcune cante romagnole e in alcuni brani d’epoca del primo Novecenfo.

Nel corso della serata è emerso un elemento di curiosità. Nell’opera di Grazia Deledda “Sole d’estate” è riportata a pag. 133 la novella “Lo stracciaiolo del bosco, ambientata a Cervia, ma con un chiaro riferimento ad un personaggio di Gambettola (in dialetto e’ bosch), su cui si stanno facendo delle ricerche storiche e a cui verrà dedicata una pubblicazione dalla città della provincia di Forlì-Cesena.. L’iniziativa delle AIE del 4 novembre si collega dunque a quella dell’11 novembre, che vedrà protagonista una compagnia teatrale di Gambettola..

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