Ambiente & Turismo
Eccezionale riapertura autunnale del Roseto Comunale della Capitale
Fioritura unica di oltre 1200 rose provenienti da ogni parte del mondo: è possibile scoprirle dal 24 ottobre al 10 novembre 2024 all’interno del Roseto Comunale di Roma
di Giordana Fauci
Il Roseto Comunale di Roma ha riaperto le porte, consentendo ai romani e ai turisti in visita nella Capitale di ammirare i suoi meravigliosi giardini, altresì concedendo l’opportunità di contemplare le oltre 1200 varietà di rose fiorite nel corso di questo autunno, grazie al clima primaverile che persiste nel Bel Paese.
Perciò, dal 24 ottobre al 10 novembre 2024 il parco sarà, accessibile a tutti in modo gratuito.
La bellezza della fioritura autunnale del Roseto è un evento a dir poco eccezionale e raro. Pertanto, l’apertura del giardino ha riscosso, fin dall’inizio, un enorme successo, attirando visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
…Perché il Roseto Comunale di Roma consente di esplorare una straordinaria collezione botanica, visto che, in un’area di 10.000 metri quadrati, ospita all’incirca 1.200 varietà di rose, provenienti da ogni angolo del Mondo.
Un’esperienza, dunque, senza paragoni.
Il parco, in effetti, rappresenta un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio, dove gli appassionati di botanica potranno scoprire varietà rare e meravigliose.
…Perché ogni pianta e ciascun fiore proviene da luoghi lontani, quali l’Estremo Oriente, il Sud Africa, passando dalla Vecchia Europa fino a giungere alla Nuova Zelanda, pur senza dimenticare le Americhe.
Degne di nota soprattutto le gemme del Roseto, ovvero le specie primordiali, anche denominate ‘Rose Botaniche’, affiancate da eleganti ‘Rose antiche’, di una bellezza e di un profumo indimenticabili.
Così, mentre si passeggia lungo i viali del Roseto, si può ammirare la Rosa Damascena, utilizzata come base per essenze profumate; ovvero le Rose Galliche Persiane, le uniche che, nell’antichità, erano di colore rosso e, perciò, ritenute sacre.
…Rose uniche, ciascuna con una storia affascinante che non potrà non catturare l’attenzione dei visitatori.
E tra le tante, come non ricordare la rosa dedicata alla fine della Guerra delle Due Rose col suo bocciolo rosso, ovvero la Rosa dei Lancaster che, quando sboccia, si illumina di un bianco puro, simbolizzando l’armonia tra le due ‘famiglie’ in conflitto.
E, poi, la straordinaria Talea, una rosa denominata ‘Peace’, creata in Francia da Francis Meilland: una rosa che, prima della chiusura delle frontiere francesi, all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, fu inviata in Italia, oltre che in Germania e negli Stati Uniti, ove, alla fine del conflitto, è stata appositamente utilizzata per adornare i tavoli della Conferenza di Pace di San Francisco e, pertanto, giustamente ritenuta ancor oggi simbolo globale di pace. Una rosa che, non a caso, è conosciuta in Italia col nome di ‘Gioia’.
E, ancora, vi sono ulteriori peculiarità botaniche oltremodo straordinarie, quali la Rosa Mutabilis, che, durante la fioritura, cambia colore del bocciolo per ben sette volte in soli cinque giorni: dal rosso all’arancione, al giallo, al crema, al rosa chiaro che, pian piano, si trasforma in rosa intenso, fino a raggiungere un ricco color cremisi.
Non da meno sono la Omeiensis Pteracantha Lutea: una rosa botanica cinese che possiede spine a forma di ala di coloro rosso trasparente e la Rosa Chinensis Virdiflora, caratterizzata da petali verdi o, infine, la Rosa Foetida, tanto bella quanto sgradevole per profumazione.
Ecco perché il Roseto Comunale di Roma merita di essere visitato: per la sua bellezza paesaggistica ma finanche perché si tratta di un luogo ricco di storia, cultura e natura.
…Un vero angolo di paradiso nel pieno centro della Capitale: un autentico rifugio ove si ha modo di dimenticare il traffico e lo stress della città che è lì a due passi; un giardino in cui la flora racconta le sue antiche leggende, mescolandosi con le emozioni di chi lo visita e non potrà non conservarne per sempre un ricorso straordinario. Anzi, unico.