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Cinzia Pellegrino (FdI): il nuovo Codice della Strada è legge

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Soddisfazione della sen. Cinzia Pellegrino per l’approvazione del nuovo Codice della Strada che prevede una stretta sulla guida irresponsabile e sanzioni più pesanti in caso di omicidio stradale. Consegnato anche il Premio Gianmarco Cesari a Pina Cassaniti Mastrojeni presidente di Aifvs.

La “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, proclamata dall’ONU nel 2005 e celebrata ogni terza domenica di novembre, ha prodotto quest’anno nel nostro Paese un rinnovato Codice della Strada voluto fortemente dalla maggioranza di Governo di centrodestra. Tra i promotori del nuovo codice, che prevede regole più stringenti e sanzioni più adeguate caso per caso, la senatrice Cinzia Pellegrino di Fratelli d’Italia che ha promosso durante la settimana in corso anche la seconda edizione del Premio Internazionale Gianmarco Cesari, dedicato a coloro che si sono distinti in tutela delle vittime di incidente stradale, e che vede protagonista il compianto professionista, scomparso prematuramente, vicepresidente della Lega italiana dei Diritti dell’Uomo nella quale era anche presidente della Commissione Vittime della Strada, proponente egli stesso di una serie di provvedimenti inseriti nel nuovo Codice.

In effetti questo rinnovato Codice della strada è il risultato del lavoro di ascolto da parte degli attori istituzionali, di tutta la compagine associativa che da anni si occupa di affiancare e supportare anche legalmente le persone colpite da reato di omicidio o incidente stradale, evento che lascia strascichi di dolore ma anche difficoltà legali per gli opportuni risarcimenti.

“Gli incidenti stradali rappresentano oggi la principale causa di morte tra i bambini e giovani adulti di età compresa fra i cinque e i ventinove anni e secondo quanto riferisce l’ONU costano alla maggior parte dei Paesi il 3 per cento del PIL, impattando perciò non solo sugli affetti, le vite e le famiglie, ma anche pesantemente sulle economie pubbliche. Roma e il Lazio, poi, sono purtroppo i detentori in Italia del triste primato per numero di vittime di incidenti stradali.” Ha ricordato Cinzia Pellegrino nella sua relazione in Senato qualche giorno prima del voto definitivo per approvare il nuovo Codice.

E ancora: “La prima forma di prevenzione, però, prima ancora del sanzionare efficacemente questi comportamenti, per non avere più morti in strada è promuovere la cultura della vita e del vivere sano, al contrario di quanto fa troppe volte la sinistra, soccombendo al fascino di deresponsabilizzare l’uso della cannabis e affini. La formazione deve iniziare fin dalla giovane età, per inculcare nei nostri ragazzi una cultura della sicurezza che li accompagni per tutta la vita. Investire nell’educazione, nella consapevolezza e nella cultura della sicurezza è fondamentale per proteggere le vite e garantire un futuro migliore per le generazioni” ha spiegato Pellegrino con riferimento alla necessità di responsabilizzare chi guida attuando una vera campagna culturale a difesa del valore della vita di ogni individuo.

Tra le attività in tal senso Cinzia Pellegrino ha supportato la Lega italiana dei Diritti dell’Uomo – Lidu odv, nella realizzazione della seconda edizione del Premio Internazionale Gianmarco Cesari, che ha preso il via lo scorso anno e che è dedicato alla memoria del professionista scomparso prematuramente e che ha dedicato tutta la vita alla difesa delle vittime di strage stradale. In questa edizione il premio è stato consegnato, all’interno della sala Caduti di Nassyria del Senato, alla prof.ssa Pina Cassaniti Mastrojeni presidente dell’Associazione Familiari Vittime della Strada – AIFVS, fondata dalla stessa all’indomani della perdita della figlia Valeria nel 1997, investita da un auto pirata su un marciapiede di Messina.

“Vorrei salutare da questo banco l’avvocato Cesari, ormai non più fra noi, esempio straordinario di impegno in questo campo, missione portata avanti con determinazione proprio dopo essere stato investito lui stesso trent’anni fa sulle strisce pedonali.” Ha spiegato la Pellegrino durante la sua relazione sulla Legge in Senato “Vorrei anche ringraziare Pina Cassaniti Mastrojeni, esemplare modello di madre coraggio che, dopo quella sera d’estate del 1997 che le portò via la figlia, ha dedicato la sua vita, con impegno, passione, costanza e ammirevole ostinazione, alla tutela dei diritti e della giustizia per le vittime della strada. Desidero quindi rassicurare che il loro obiettivo è il nostro ed è quello di creare un quadro normativo che funzioni da forza deterrente affinché si fermino le stragi sulle strade.”

Il premio Gianmarco Cesari, consegnato da Vibiana Cesari, figlia del compianto avvocato, e da Eugenio Ficorilli pres. Lidu odv, è infatti stato concepito come un riconoscimento a cadenza annuale dell’impegno di tutti coloro che difendono il valore della vita contro una cultura di morte che affligge le nostre strade, percorse spesso da guidatori irresponsabili.

Tra le novità del nuovo Codice si è normato anche l’uso “dei monopattini elettrici, che finalmente dovranno avere assicurazione, targa e freccia obbligatoria. Finalmente sarà obbligatorio l’uso del casco, sarà vietato parcheggiarli casualmente sui marciapiedi, non potranno più circolare fuori dai centri urbani, sulle strade extraurbane ed in galleria”.

Ma soprattutto la riforma del codice della strada elimina l’attenuante dello “stato di alterazione psico-fisica” e introduce un test salivare che se positivo a sostanze stupefacenti, produrrà il ritiro della patente fino a tre anni…che in tema di responsabilità soggettiva è come dire prevenire è meglio che curare. Un provvedimento che ha sollevato polemiche da parte delle opposizioni di sinistra, come se assumere stupefacenti prima di guidare un veicolo fosse un diritto e non un comportamento doloso di probabile lesione dell’altrui diritto alla vita. Così come accadde nel 1997 per Valeria Mastrojeni investita su un marciapiede da un giovane in stato di alterazione fisica…cioè sotto effetto di alcol o droga!

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