Mondo
In Cina consegnate settecentomila auto elettriche entro il 2018
Il gigante asiatico leader mondiale nella produzione di veicoli ecologici
di Vito Nicola Lacerenza
Potrebbe sembrare strano, a prima vista, che il Paese più inquinato del mondo, la Cina, per una volta, diventi la nazione capofila in uno dei settori più innovativi dell’industria ecologica: la produzione di auto elettriche. In realtà, non c’è da meravigliarsi tanto, visto che, già da qualche anno, il gigante asiatico, grazie a politiche fiscali vantaggiose, ha invogliato le più importanti case automobilistiche mondiali a investire miliardi di euro per realizzare motori elettrici di ultima generazione, in grado di sostituire i tradizionali veicoli a combustione interna. La casa automobilistica Volkswagen ha annunciato un piano di investimenti di 12 miliardi di euro, con l’ambizioso obbiettivo di presentare, tra il 2020 e il 2025, venticinque modelli di auto elettriche. I risultati del progetto economico cinese si sono già visti l’anno scorso, con la vendita, nel solo Paese asiatico, di oltre 500.000 auto elettriche.
Secondo l’associazione manifatturiera automobilistica cinese (CAAM), però, i veicoli venduti potrebbero arrivare a 700.000, entro la fine del 2018. L’innegabile successo commerciale, tuttavia, non basta a nascondere gli attuali limiti dell’auto elettrica. Anzitutto l’elevato costo delle auto elettriche,sebbene il prezzo sia calato di circa l’80% rispetto al 2010: il solo cambio della batteria può arrivare a costare fino a 15.000 euro, cioè circa il 40% del valore complessivo della macchina. Inoltre, bisogna considerare altri due gravi difetti, di tipo tecnico: il primo è la ridotta autonomia del “pieno”, che rende l’auto inadeguata per i lungi viaggi; il secondo difetto è il frequente surriscaldamento del motore, costituito da una batteria al litio, la stessa usata per gli smartphone e i computer portatili, che , in alcuni casi, può addirittura incendiarsi. Una volta risolti questi problemi, si potrà davvero sperare in una nuova era dell’industria automobilistica mondiale e in un futuro più verde