Politica
Voto a luglio o in autunno oppure “governo neutrale”
Mattarella chiede ai partiti di votare la fiducia ad un “governo neutrale” nell’attesa di una nuova maggioranza. “No” di Lega e Cinquestelle.
di Vito Nicola Lacerenza
Sono passati più di due mesi dal voto del 4 marzo e, dopo vari giri di consultazioni, le principali forze politiche, Centrodestra, Cinquestelle e PD non hanno raggiunto nessun accordo per una maggioranza di governo. AliPresidente della Repubblica Sergio Mattarella non è rimasto che chiedere ai partiti la fiducia per un “governo neutrale”, di “servizio”, che subentri a quello dimissionario di Gentiloni. Tale soluzione, proposta dal Capo dello Stato al termine delle ultime consultazioni, consentirebbe di approvare, nel giro di un anno, la nuova manovra finanziaria e di cambiare l’attuale legge elettorale prima di ritornare alle urne. Il leader della Lega, Matteo Salvini, e il capo politico dei 5 Stelle, Luigi di Maio, hanno negato il sostegno al “governo neutrale”, rendendo sempre più concreto lo scenario delle elezioni anticipate, che si svolgerebbero a luglio o in autunno.
«Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si concluda senza neppure essere avviata», ha detto Mattarella, che ha reso noti i rischi a cui l’ “indisponibilità” dei partiti, a formare un governo, può portare. Soprattutto non ci sarà, in casodivoto anticipato in piena estate, il tempo materiale per elaborare e approvare la manovra finanziaria e il bilancio dello Stato per il prossimo anno. Con il conseguente, inevitabile, aumento dell’Iva e con gli effetti recessivi che l’aumento di questa tassa provocherebbe e con “il rischio ulteriore di esporre la nostra economia a manovre e a speculazioni finanziarie sui mercati internazionali”. Si tratta di uno scenario di incertezza politica, che, secondo il Presidente Mattarella, rischieebbe di indebolire il ruolo dell’Italia nella prossima assemblea di giugno al parlamento europeo, in cui si decideranno le misure da adottare rispetto a temi sensibili per il nostro Paese, come l’immigrazione. “Un governo autorevole e credibile in Europa, che abbia un progetto per la risistemazione dell’economia italiana e affronti i gravi pericoli” è quanto auspicato anche dal presidente del parlamento europeo Antonio Tajani per la prossima legislatura.