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Politica

Salta l’accordo di governo Cinquestelle-Lega

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Mattarella boccia Paolo Savona al ministero dell’economia e il premier incaricato Giuseppe Conte si dimette. Convocato Cottarelli per la formazione di un governo tecnico

https://youtu.be/RboJi66rBSI

di Vito Nicola Lacerenza

Dopo tre mesi di stallo politico, il premier incaricato Giuseppe Conte si è recato al Quirinale per comunicare al Capo dello Stato Sergio Mattarella i nomi della squadra di governo, tra cui figurava quello di Paolo Savona al Ministero dell’economia. Savona, economista vicino alla Lega, è stato molto criticato per le sue posizioni euroscettiche, e  per questo motivo il Presidente della Repubblica si è sempre mostrato contrario alla nomina di Savona ministro dell’economia, facendo cadere l’ipotesi di un nuovo governo Lega 5 Stelle. Bocciata la squadra di governo, Conte si è dimesso dal suo incarico, durato solo 4 giorni, rendendo il panorama politico italiano incerto come mai avvenuto in precedenza. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato di volere il voto anticipato, mentre Di Maio ha chiesto l’impeachment per il Presidente della Repubblica che, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato le ragioni della sua scelta. «Ho sperimentate tutte le possibili soluzioni, che pur contrapposte alle elezioni si sono congiunte e ne ho agevolato in ogni modo la salita al governo ne ho atteso tempi e gesti per farle approvare dai militanti pur consapevole che mi avrebbero attirato considerazioni critiche- ha spiegato il Capo dello Stato- ho accolto il nome del presidente del Consiglio superando anche qualsiasi perplessità sul fatto che un governo politico fosse guidato da un tecnico. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato il governo definito del cambiamento, al contrario ho accompagnato con grande collaborazione questo tentativo, come è mio dovere, in presenza di una maggioranza parlamentare. Avevo fatto presente sia al presidente del Consiglio che ai capi politici – ha proseguito – che per alcuni ministeri avrei esercitato particolare attenzione. In questo caso ho condiviso e accettato tutte le proposte tranne quella del ministro dell’Economia: ho chiesto l’indicazione di un rappresentante della maggioranza coerente con le forze di maggioranza».

Ma, registrato “con rammarico l’indisponibilità” dei partiti a sostituire Savona con un altro nome, il Presidente della Repubblica ha convocato al Quirinale un altro economista, Carlo Cottarelli, nominato nel 2014 commissario alla revisione della spesa nel governo Renzi. A Cottarelli, Mattarella affiderà l’incarico di formare un governo tecnico, a cui il Parlamento dovrà dare la fiducia, tutt’altro che scontata. Dal momento che Lega e Cinquestelle hanno fatto sapere che non voteranno mai un governo “imposto dall’Europa”, sarà difficile trovare i numeri per dare vita a un “governo Cottarelli”. Se anche l’ultimo tentativo di formare una maggioranza parlamentare dovesse fallire, il voto in estate diventerebbe un appuntamento inevitabile.

 

 

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