Arte & Cultura
A tu per tu con il tenore Simone Mugnaini, ospite di Siena in Scena
Intervista al tenore Simone Mugnaini
Roma, 9 Maggio – Simone Mugnaini è un tenore nato nel 1969 a Viareggio (Lucca). Studia canto sotto la guida del M° Graziano Polidori, si perfeziona con il M° Paolo Washington. Nel 1996 debutta nell’opera “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa, messo in scena presso il Teatro dei Rassicurati di Montecarlo (Lucca), e debutta nel ruolo di Mamma Agata al Teatro di Bagni di Lucca nell’opera “Le convenienze e inconvenienze teatrali” di G. Donizetti. Sempre nel 1996 interpreta il ruolo di Fiorello ne “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini al Teatro dell’Opera Buffa di Arezzo. Nel 1997 canta insieme al tenore Andrea Bocelli nel concerto di chiusura della stagione lirica del Festival Pucciniano. Sempre lo stesso anno canta nell’opera “La rondine” di G. Puccini (ruolo Perichaud) sotto la guida del M° Gabriele Bellini al Teatro del Giglio di Lucca. Al Teatro di Adria (Rovigo) canta ne “Il paese dei campanell”. Nel 1999 prende parte alla rassegna Francia ’900 organizzata dal CEL di Livorno, interpretando il ruolo di Son Ami nell’opera “Le pauvre Matelot” di Darius Milhaud. Sempre nel 1999 entra a far parte dell’Accademia Lirica di Katia Ricciarelli, cantando al concerto di chiusura tenutosi al Teatro Regio di Parma. Nel marzo 2000 debutta al Teatro Verdi di Salerno nel ruolo del Sagrestano in “Tosca”, sotto la guida del maestro Nicola Luisotti. Nel giugno 2000, nell’ambito della rassegna Tosca 2000, partecipa (per il Teatro dell’Opera di Roma) al “Te Deum” di Domenico Puccini, sotto la guida del M° Herbert Handt, alla chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma. Il 12 maggio sarà fra i protagonisti di Siena in Scena, una rassegna di eventi che accompagnerà la splendida città di Siena da primavera inoltrata a fine anno. Parlare con lui oltre che un piacere è un onore, è disponile e simpatico, ci prende per mano e ci accompagna nello splendido mondo della lirico domanda dopo domanda risposta, dopo risposta.
Come si è avvicinato alla lirica?
Mi sono avvicinato alla lirica a 11 anni….rimasi folgorato dal finale della Boheme, l’edizione con Tebaldi, Bergonzi e l’immenso Ettore Bastianini.
Un cantante uomo deve studiare con un docente uomo o donna? Oppure a parer suo il sesso è irrilevante?
Domanda spinosa… Partiamo dal presupposto che la tecnica è unica e sottolineo unica… C’è da fare poi un’altra considerazione….se si parla di studio da impartire ad un allievo alle prime armi, che si avvicina al canto come prima esperienza, preferirei che il Maestro fosse dello stesso sesso per un discorso “fisiologico”…. Se si parla di studio da impartire ad un allievo che è “consapevole” della tecnica, il sesso del Maestro non ha importanza….ha importanza l’ascolto, l’orecchio del Maestro.
Quanto è importante il conservatorio per un aspirante cantante lirico?
Il conservatorio non ha secondo me rilevanza sulla preparazione tecnica del cantante ma sulla base musicale.. su quella si!
In base all’esperienza raccolta in tanti anni di carriera , secondo lei qual è il ruolo più difficile da cantare?
Il ruolo più difficile da cantare è quello che si affronta senza studio appropriato e senza la giusta vocalità. Una regola fondamentale è conoscere i propri limiti.
Se potesse tornare indietro cosa non farebbe?
Non rimarrei in Italia….purtroppo!
Secondo lei quali sono i tre requisiti principali che deve assolutamente possedere un aspirante cantante lirico?
Musicalità, dote canora e passione!
Secondo lei quali sono i tre requisiti principali che deve assolutamente possedere un aspirante cantante lirico?
La discrepanza fra l’arte e la realtà… Un cantate ha sempre la testa fra le nuvole…quando scende da quella nuvola non trova mai il “paradiso” ma una dura realtà fatta di malignità e di lotta continua per far valere i propri diritti.
… e il motivo opposto?
….il motivo opposto?..la musica, l’arte di esprimere sensazioni uniche che non tutti hanno la capacità di esternare e provare…. Sensibilità, sensibilità pura chiamata musica.
Quali sono le paure più frequenti di un artista lirico durante la sua carriera?
Le paure….di alzarsi la mattina e non aver più la voce….di alzarsi la mattina e non avere un palco su cui cantare.
Fra i suoi impegni futuri SIENA IN SCENA. Cosa pensa di questa manifestazione?
Una bellissima manifestazione che rende lustro ad una delle città più belle del mondo e per questo ringrazio Fabbrica d’Opera che ha reso possibile questo col suo impegno e ringrazio la mia collega ed Amica Silvia Pacini che mi ha chiamato a partecipare.
Grazie di cuore per il tempo che ci ha dedicato, che ci ha permesso di entrare nel magico mondo della musica.