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Diritti umani

Si è spento all’età di 78 anni José Antonio Abreu, Maestro umanista e visionario

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Ieri ci ha lasciato il Maestro venezuelano José Antonio Abreu, fondatore di “ El Sistema” di cori e orchestre giovanili e infantili del Venezuela. Aveva dato a tanti giovani venezuelani l’opportunità, attraverso l’esperienza della musica, di un riscatto sociale .

 

di Maria Vittoria Arpaia

Nella giornata di ieri si è spento all’età di 78 anni José Antonio Abreu, fondatore di “ El Sistema” di cori e orchestre giovanili e infantili del Venezuela. Avevo avuto la fortuna di incontrarlo in occasione di un concerto al Teatro Argentina  (Roma) organizzato per il semestre italiano al Parlamento europeo. In quella sede, poichè da tempo ero al lavoro per la compilazione del mio libro sui temi dei diritti umani legati al mondo della musica, per me fu fonte di ispirazione proprio per il suo impegno a favore dei giovani svantaggiati nel suo paese.

José Antonio Abreu lascia la sua testimonianza nella sua grande opera sociale nata nel 1975 a Caracas che lui aveva definito ”El Sistema”. Il suo obiettivo era di rendere la musica fruibile a tutti come simbolo di riscatto sociale a favore di quei ragazzi che non hanno l’opportunità di suonare uno strumento e il più delle volte purtroppo scelgono la strada della devianza.

Abreu, economista di formazione, musicista, direttore d’orchestra ed ex Ministro della Cultura è riuscito nel corso della sua esistenza a dare a quei ragazzi una ragione di vita, la possibilità per loro di un futuro migliore attraverso il fare musica insieme come progetto sociale e culturale,  rendendoli persone migliori.

 “Vincere la povertà materiale con la ricchezza spirituale” é la frase fondante l’impegno sociale di Abreu. Il suo sogno di portare la cultura a tutti si è avverato.

Ricordiamo che all’interno del ‘Sistema’ esiste il “programma di educazione speciale”, che prevede il coro dei“Manosblancas” composto da bambini sordomuti che cantano con le mani, indossando dei guantini bianchi seguendo le indicazioni della loro direttrice Naybeth Garcia. Sono affiancati da un coro composto da non vedenti, portatori di handicap e ragazzi e ragazze normali che stanno lì per dimostrare che davanti alla musica siamo tutti uguali.

Sempre all’interno del ‘Sistema’ il “programma accademico penitenziario” che permette ai detenuti di scontare la loro pena attraverso sistemi alternativi alla detenzione. L’apprendimento di uno strumento musicale durante il periodo di detenzione consente al giovane di continuare a suonare anche una volta fuori dal carcere.

L’opera del Maestro Abreu si può definire la più grande “opera sociale”attraverso l’arte della musica, che da patrimonio delle élites diventa patrimonio di tutti.

Si deve al Maestro Claudio Abbado, suo grande amico, la diffusione di “El Sistema” in Italia.

Nel dicembre del 2010 è nato il “ Sistema delle Orchestre e dei cori giovanili e infantili in Italia-onlus”(https://www.sistemainitalia.com)

Grazie Maestro Abreu per aver diffuso la cultura della musica a tutti e per tutti.

Per approfondimenti

Ambra Radaelli- La musica salva la vita. Il «sistema» delle orchestre giovanili dal Venezuela all’Italia, ed.Feltrinelli

Helmut Failoni, Francesco Merini L’altra voce della musica -In viaggio con Claudio Abbado tra Caracas e L’Avana- ed il Saggiatore.

Maria Vittoria Arpaia- Claudio Abbado. L’impegno sociale e l’attività culturale- edAracne

 

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