Diritti umani
Scandalo Oxfam, sesso in cambio di aiuti umanitari, ad Haiti

Centoventi dipendenti dell’organizzazione non profit inglese Oxfam accusati di abusi sessuali anche con minori. Bloccati tutti i finanziamenti.
di Vito Nicola Lacerenza
Festini a luci rosse con donne e minorenni costretti a prostituirsi in cambio di beni essenziali, introvabili sull’isola di Haiti specie dopo il terremoto del 2010. La presenza dell’associazione umanitaria inglese Oxfam, che opera nel paese caraibico, avrebbe dovuto portare sollievo ad una popolazione martoriata dalle calamità naturali e da una povertà tra le peggiori al mondo. Invece, 120 operatori Oxfam sono stati accusati di aver tenuto una condotta altamente immorale e illegale, sottoponendo ad abusi sessuali coloro ai quali dovevano prestare assistenza e aiuto. Lo scandalo, denunciato dai media britannici, ha messo a rischio la stessa esistenza di Oxfam, che potrebbe perdere gli oltre 500 milioni e mezzo di euro versati ogni anno dal governo inglese per la sua attività umanitaria, cifra che rappresenta il 10% delle entrate complessive dell’organizzazione.
Sarebbe un duro colpo per le finanze dell’ente non profit e potrebbe addirittura significare il tracollo economico se, come prevedono gli esperti, le multinazionali chiudessero i rubinetti, azzerando le donazioni. Mentre le previsioni sul futuro di Oxfam si fanno ogni giorno più cupe, una sua dirigente, Penny Lawrence, si è dimessa assumendosi “tutta la responsabilità” di quanto accaduto e dicendo di “vergognarsene”. L’ambasciatore haitiano a Londra, Bocchit Edmond, ha fatto sapere che “saranno avviate tutte le azioni legali nei confronti dei responsabili”. Secondo gli ultimi dossier emersi sullo scandalo, la Oxfam si sarebbe mostrata poco propensa a collaborare con le istituzioni governative, evitando di rilasciare informazioni documentate sulle proprie attività. Solo la settimana scorsa i vertici di Oxfam hanno ammesso pubblicamente l’esistenza di “irregolarità”, protrattesi in realtà fin dal 2011, di cui le autorità haitiane non sono mai state messe al corrente. Nel pieno della bufera mediatica, tutte le associazioni umanitarie sono corse ai ripari, dando vita a codici di condotta etici rigidissimi e annunciando che, d’ora in avanti, chiunque desideri cooperare con enti come Oxfam dovrà frequentare corsi di formazione.