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Attualità

SCAMBI COMMERCIALI DELL’UNIONE EUROPEA GENNAIO 2017

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IL NUOVO ANNO SI APRE ALL’INSEGNA DELL’OTTIMISMO, BUONA PERFORMANCE ITALIANA

Dalle performance commerciali dell’Unione europea arrivano segnali incoraggianti per il 2017. EUROSTAT ha comunicato che a gennaio l’export dei Paesi membri è cresciuto complessivamente dell’11,8% rispetto allo stesso periodo del 2016. Anche per le importazioni, in aumento del 13,8%, il dato tendenziale pubblicato oggi è importante.

L’Italia fa registrare aumenti superiori alla media europea sia nell’export che nell’import.

A gennaio, le nostre vendite all’estero hanno superato la soglia dei 30 miliardi di euro (31,7), rispetto ai 28 miliardi del gennaio 2016.

Come rilevato anche dall’ISTAT nel suo report mensile, si tratta di un risultato dovuto in particolare alle performance che abbiamo messo a segno sui mercati extra-UE, in crescita quasi del 20%. Sulle nostre dinamiche commerciali influisce la componente energetica ma gli aumenti registrati nell’ultimo trimestre rispetto al trimestre precedente si estendono a tutti i raggruppamenti industriali (beni di consumo, beni strumentali e beni durevoli).

“L’anno in corso si apre sotto il segno di un ritrovato dinamismo degli scambi commerciali europei ed italiani–  ha dichiarato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto. “Gli incrementi, sia sul fronte export che import, sono notevoli. In particolare la domanda estera dell’Unione, in netta ripresa rispetto al gennaio 2016, è un segnale incoraggiante per l’economia del continente.”

“Quanto all’Italia, la crescita del nostro export è in linea o superiore a quella delle altre grandi economie europee – ha sottolineato l’On. Scalfarotto – e la domanda estera contribuirà, anche nel 2017, a sostenere la crescita dell’economia italiana nel suo complesso. In gennaio mettiamo a segno buonissimi risultati in molti settori, dall’automotive alla farmaceutica.”

“Se guardiamo ai mercati di destinazione” – ha concluso il Sottosegretario Scalfarotto “non possiamo non soffermarci sui dati relativi all’Asia, in particolare in Cina, dove cresciamo addirittura del 36%. La Cina è un mercato strategico, per il quale abbiamo impostato con ICE una nuova strategia di promozione commerciale. La ripresa delle vendite in Russia è poi un bel segnale per le nostre imprese. Mentre negli USA, mercato al centro delle nostre azioni di supporto al Made in Italy negli ultimi anni, si conferma la competitività delle nostre produzioni”.

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