Cinema & Teatro
RUMORS in scena al Teatro Marconi per la quinta edizione del ROMA COMIC OFF 2019
Per portare in scena una commedia di Neil Simon occorre certamente coraggio e soprattutto qualità attoriale, pena il rischio di fare brutte figure
di Andrea Cavazzini
Per portare in scena una commedia di Neil Simon occorre certamente coraggio e soprattutto qualità attoriale, pena il rischio di fare brutte figure. Non è il caso dei neo diplomati dell’Accademia Bordeaux guidati magnificamente da una brava regista come Cristiana Vaccaro che con mano sapiente ha diretto RUMORS in scena al Teatro Marconi in “gara” (che brutta definizione…) nella quinta edizione del ROMA COMIC OFF 2019. Una farsa deliziosa dal sapore molto british e dal retrogusto bizzarro.
Il padrone di casa Charley Brock vice sindaco di New York (che non vedremo mai), organizza una cena nel suo lussuoso appartamento per celebrare il suo decimo anno di matrimonio. I primi ospiti ad arrivare sono Ken (Marco Mancini) di professione avvocato e sua moglie Chris (Guia Scognamiglio) che ha appena smesso di fumare ma è alla ricerca disperata di una sigaretta. Scoprono presto che il padrone di casa (in un apparente tentativo di suicidio decisamente maldestro), si è sparato al lobo sinistro dell’orecchio. Della signora Brock non c’è traccia, dei domestici nemmeno l’ombra, per non parlare della cena mai preparata.
I nostri, nonostante i tentativi goffi di dissimulare l’accaduto, si prodigano da perfetti imbranati a mantenere le apparenze di fronte all’arrivo degli altri ospiti. Ma si sa prima o poi per quanto ci si sforzi le cose inevitabilmente sfuggono di mano con il risultato di aumentare la confusione e diventare alla fine tutti complici nel nascondere un mistero ancora lontano dal risolversi.
Le situazioni folli si moltiplicano dando la stura a una serie di nevrosi collettive a partire dall’elaborazione di una strategia per coprire l’indisponibilità di Charlie.Un capolavoro la telefonata di Chris al medico imbeccata da Ken su cosa dire per non destare sospetti, senza riuscire a nascondere l’evidente l’agitazione che ha preso il sopravento.
Ma man mano arrivano le altre coppie; Lenny (Pierciro Dequarto) e Claire (Claudia Marchiori) reduci da un incidente automobilistico con lui che si torce dal dolore come un verme appeso ad un amo, appena qualcuno gli da un colpetto sulla schiena a causa del colpo della frusta. E poi ecco Cassie(Miriam Gagino) e il “doppio”Glen (Davide Logrieco e Fabio Bisceglie), lei una brunetta dal sangue caldo che non perde occasione per flirtare con i mariti delle altre, e suo marito, un politico tutt’altro che leale affetto da doppia personalità (intuizione regista magistrale). Ernie (Gabriele Passaro) e Cocca(Annalisa Marmo) stucchevolmente affettuosi con lei che ci fa sorridere con i suoi spasmi alla schiena che la costringono a sdraiarsi sul divano, a camminare a quattro zampe sul palco o quando mette tutti gli altri sul pavimento a cercare i suoi orecchini, solo per trovarli alla fine nelle sue mani. In una serata che sembra scivolare verso il caos totale ecco Welch il poliziotto (Francesco La Ferla) che irrompe in casa avvisato dai vicini di casa allarmati dagli spari, con il suo interrogatorio asciutto e senza fronzoli e con uno sguardo di disapprovazione verso gli astanti alla ricerca di risposte logiche da chi cerca di nascondere gli eventi per evitare uno scandalo politico.
Più si va avanti, più la scena si complica maledettamente per tenere nascosta la verità. Che cosa è reale e che cosa è un semplice “rumor” ? Mentre la verità e la bugia si susseguono avanti e indietro sul palco, il pubblico difficilmente riesce a seguire la follia che serpeggia tra i protagonisti che trascorrono la festa cercando di salvare la loro reputazione, i loro matrimoni e la cena stessa!
Nel complesso, RUMORS è una commedia divertente, difficile da realizzare e Cristiana Vaccaro ha saputo fare un ottimo lavoro mettendo insieme una trama complessa al servizio di attori molto bravi che fanno volare le battute. Ottima la scelta dei costumi coerenti con lo status degli invitati e la scenografia elegante che ha ben rappresentato l’alta borghesia newyorkese, entrambi curati da Maria Toesca. L’aiuto regia è di Daniele Pilli e Giada Prandi