Arte & Cultura
Roma. Raffaella Lanzetta rivela in versi: svuotati dal sé umano ognuno è poesia

Poesia e musica, un connubio artistico che penetra l’anima e la svuota di ogni contingenza temporale.
Di Tiziana Primozich
La poesia mette a nudo le anime e le spoglia del fardello della dimensione umana che ognuno di noi ha. Quando questo accade, ognuno di noi è poesia. E’ questo il messaggio del reading poetico svoltosi venerdì 11 giugno presso l’ArchitectureLab Vito Sereni – Roma, che ha presentato al numeroso pubblico l’esordiente poetessa Raffaella Lanzetta con la raccolta di poesie ‘Fammi diventare poesia’ edito da Chillemi, prefazione di Vincenzo Mollica.
Un pomeriggio connotato dalla musica sapiente del sax e tromba di Gabriele Buonasorte durante il quale l’autrice, Raffaella Lanzetta, ha letto ai molti presenti alcune liriche, accompagnata dal moderatore dell’incontro Antonio Lera, Presidente dei “Caffè Letterari d’ Italia e d’Europa”, che le ha fatto da spalla e ha saputo introdurre i temi trattati dalla poetessa, che ha risvegliato nel pubblico emozioni e riflessioni.
Poesia e musica, un connubio artistico che penetra l’anima e la svuota di ogni contingenza temporale. “ Quando ero bambina – ha raccontato ai presenti la Lanzetta – ero chiusa in me stessa nella convinzione di essere poco gradita agli altri. Da qui il mio bisogno di scrivere poesie. Da allora non ho più smesso!”
Poesie scritte per raccontare i dolori altrui, la incomunicabilità in cui il mondo moderno, soprattutto in una città come Roma, ci confina. Raffaella Lanzetta, in virtù della sua grande sensibilità e capacità espressiva, racconta il mondo così come lei lo vede, utilizzando pochi emblematici versi che ‘ graffiano’ l’anima e arrivano al cuore.
Una raccolta dedicata al piccolo Edmondo, che in una lirica davvero piena d’amore, è il figlio di ogni madre e verso il quale la Lanzetta madre dirige ogni suo sforzo, il suo vero motivo di vita in questa dimensione umana che tutti comprende.
Fondamentale l’attenzione di Antonio Lera che ha saputo porre la giusta attenzione su un’autrice ancora poco conosciuta ma che valorizza con i suoi versi il lavoro culturale dei “Caffè Letterari d’ Italia e d’Europa”, utilizzando location che svelano segreti artistici come quelli di Luciana Fortini, grande interprete pittorica tra l’altro anche delle suggestioni delle “Memorie di Adriano”, di Marguerite Yourcenair
Al termine dell’incontro un momento conviviale offerto da Casale del Giglio presente con sette etichette di vini.