Cinema & Teatro
Roma. L’OFF OFF Theatre con lo spettacolo “Sexual Fluidity?”, festeggia un’apertura di stagione con sold out e tanti applausi
Silvano Spada attore, regista, direttore artistico e anima dell’Off Off Theatre, punto di riferimento del teatro di qualità della Capitale ha scelto uno spettacolo che sicuramente fa riflettere e apre al dibattito, come del resto sono sempre state le sue proposte.
By Isabel Russinova
Si è aperta a Roma con un debutto importante la stagione all’ Off Off theatre, il teatro diretto da Silvano Spada che firma anche la regia della felice proposta inaugurale della nuova stagione del suo teatro. Silvano Spada attore, regista, direttore artistico e anima dell’Off Off theatre punto di riferimento del teatro di qualità della Capitale ha scelto uno spettacolo che sicuramente fa riflettere e apre al dibattito, come del resto sono sempre state le sue proposte. “Il teatro non deve essere un mausoleo ma un luogo di incontro e di stimoli culturali e sociali, intergenerazionale e popolare e costantemente con uno sguardo rivolto al futuro”, così infatti Silvano Spada dice nelle note d’apertura del suo nuovo programma di stagione e in questi anni Spada ha seguito sempre questa linea editoriale, offrendo spettacoli originali, interessanti e belli e il pubblico lo ha premiato e continua a farlo. Ma parliamo dello spettacolo che ha aperto la stagione 24/ 25, e che chi scrive ha molto apprezzato, Sexual Fluidity? La piece affronta con efficacia e grazie uno dei più sentiti fenomeni di costume del nostro tempo, che interessa soprattutto le nuove generazioni: la fuidità sessuale. Ci si interroga se appartiene da sempre alla natura dell’uomo e se solo i conformismi e le morali dei e nei tempi hanno piegato costringendoci ad un’altra visione d’insieme. Il tema è forte ed interessante, perchè tocca tanti aspetti del nostro esistere oggi: i significati di amore, amicizia, famiglia, lavoro, denaro, passione e tutto è molto ben affrontato nella piece di Spada attraverso il racconto di una coppia di giovani amici, ragazzi del nostro tempo, rappresentanti di quella generazione Zeta alla quale tocca il testimone del nostro futuro.
Bei dialoghi, ottimo ritmo ben scandito ed interpretato da Filippo Contri e Lorenzo Rivola, bravissimi, efficacissimi entrambi ed anche bellissimi in scena. Bello lo spazio scenico e le luci di Umberto Fiore. L’aiuto regia è di Giuseppe Bambagini. Presentato da Ge.A.