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Attualità

Nuove forme di apprendimento nell’epoca dell’IA

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Intervista ai fondatori di EYNOMIA società che ha trasformato la formazione innovativa in un’esperienza di crescita individuale permanente.

Fra i protagonisti dei workshop di aggiornamento professionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, in corso presso il Consorzio Universitario HUMANITAS e organizzati dal CORECOM in partnership con la LIDU, i fondatori di EYNOMIA, società che ha trasformato la formazione innovativa in un’esperienza di crescita individuale permanente.

Tommaso Ricci, perchè un imprenditore dai molteplici interessi investe nei percorsi formativi?

Un imprenditore non può restare in attesa che la mano invisibile di cui parlava Adam Smith faccia il suo corso e sistemi le situazioni. Nella società globale, le varie facce dell’economia sono legate alle interdipendenze settoriali. Ormai nessuno può operare senza attenersi a dei parametri che sono le regole sociali e senza tener conto dello scenario che fa da sfondo alle scelte imprenditoriali. Quindi le esigenze della formazione sono primarie per costruire queli livelli di acculturazione delle risorse umane che impiegheremo domani e dei consumatori responsabili che sceglieranno i nostri prodotti e servizi.

Filippo Gugliara, student coach e formatore di migliaia di giovani, ideatore di tecniche che rendono facili e perfino divertenti le nuove metodologie di apprendimento.

L’Intelligenza Artificiale rischia di scombussolare in maniera definitiva un’architettura educativa che già aveva mostrato altre falle. Ci aiuterà o contribuirà a farci affondare?

Mons.Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha recentemente pubblicato il libro intitolato L’algoritmo della vita, in cui propone una piattaforma valoriale condivisa, in cui si parta dalla rinuncia alle “tentazioni prometeiche” di pensarci immortali e onnipotenti come se fossimo Dio e si arrivi a una umanizzazione della tecnica che sia superiore alla tecnologizzazione dell’uomo. Noi ci ispiramo a una visione umanistica che cerca un equilibrio fra istanze diverse e che viene definita ALGORETICA: un tentativo di conciliazione fra etica e algoritmi.

Il nostro giornale sta dedicando molto spazio ai temi della formazione dei giovani: non possiamo educare al rispetto dei diritti umani se non interveniamo in maniera innovativa nelle modalità della relazione educativa. Spieghiamo bene ai nostri lettori come si articolano i contenuti della vostra integrazione formativa, che non intende sostituire temi e conoscenze ma si aggiunge alle discipline curriculari. So che vi rivolgete a varie fasce di età…

In effetti gestiamo vari programmi focalizzati su diverse esigenze.

Per i giovani abbiamo un’offerta  completa di servizi di supporto per contrastare il disagio.

Gestione del Tempo e delle Energie: utilizziamo tecniche per bilanciare studio, lavoro e tempo libero, evitando il burnout.

Public Speaking: aiutiamo gli studenti a superare il timore di parlare in pubblico, per comunicare con chiarezza epresentarsi con fiducia in ogni contesto.

Abbattimento dei Blocchi Emotivi: affrontiamo le paure e lo stress legati agli esami, fornendo strumenti per gestire l’ansia e affrontare le sfide con serenità.

Orientamento ai percorsi lavorativi: offriamo mentoring personalizzato per affrontare il mercato del lavoro, dalla creazione di un CV efficace alla preparazione per i colloqui.

Avete cominciato dalla comunicazione d’impresa, perché poi avete ampliato la vostra offerta ai minori?

 L’esperienza dell’isolamento e del lockdown, che ha fatto emergere problemi di solitudine e disadattamento giovanile, ci ha fatto comprendere che dobbiamo fornire ai giovani alcune competenze chiave come il personal branding, sia online che offline, che è distante anni luce dall’immagine parziale e discontinua che offrono schematizzando le loro vite sui social media. E hanno bisogno di supporto per la transizione verso i lavori del futuro, che la scuola media superiore non riesce a strutturare stabilmente.

Tuttavia rimaniamo fedeli anche agli obiettivi iniziali, e alle aziende forniamo altro tipo di servizi per massimizzare la produttività.

Gli strumenti digitali come Trello, Notion ed Evernote servono a potenziare la visione produttiva ma possono essere declinati per gli studenti in maniera da educare al lavoro in team: imparare una visione digitale etica e responsabile, prepara i giovani a essere leader nel mondo moderno, e a sviluppare e realizzare progetti innovativi, indispensabili per avviare una propria attività e affrontare le sfide del mercato.

Nell’arco di due giorni un diciassettenne di Paderno Dugnano ha sterminato a coltellate la famiglia e un sedicenne di Bologna ha assassinato un coetaneo. Ogni giorno la cronaca nera segnala episodi che lasciano trapelare che la mente dei giovani è abitata da fantasmi e desideri inconsci, che innescati dall’ansia e dalla rabbia, esplodono.

Non credete che alla Intelligenza Artificiale, che pure ci porta dei vantaggi, per esempio nel settore sanitario attraverso la chirurgia di precisione e la diagnostica, si debba affiancare una capacità di ascolto da parte di persone fisiche anziché pensare solo ai robot?

RICCI:

“Se deve essere una realtà che utilizza la robotica per sostituire il lavoro umano e diminuire i costi d’impresa, proprio in quanto imprenditore cattolico sarei contrario a simili scorciatoie. La persona fisica non può essere sostituita rapidamente da un robot, scartando tutta l’esperienza acquisita dai lavoratori, e non abbiamo garanzie sulla continuità di rendimento professionale di un dispositivo che non può essere fidelizzato a una visione imprenditoriale complessa…”

GUGLIARA:

“Tutto questo ci riporta alla letteratura distopica, che da decenni ipotizza un mondo asservito alle macchine che si ribellano alla direzione degli umani. Possiamo approfittare dei vantaggi che ci consente un livello di informazione rapido e meno costoso, ma non possiamo fare a meno del delicato bilanciamento fra chi governa il sistema e gli strumenti che sono governati, altrimenti resta spazio solo per gli inventori pazzi dei romanzi di fantascienza”.

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