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Italia

Milano, nasce una Casa dove educare con l’arte i ragazzi a rischio di esclusione sociale

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La Casa dell’ArtEducazione sorgerà vicino al Parco Trotter, presso la scuola media Rinaldi

Di Ram

news_34365_imageMilano, 29 gennaio  – Una Casa dedicata ai ragazzi a rischio esclusione sociale, dove attraverso l’arte saranno realizzati progetti pedagogici alla scoperta della bellezza. La Casa dell’ArtEducazione rappresenterà il primo luogo in Italia dove l’arte sarà il fulcro vitale dell’educazione, e non solo un metodo per ‘intrattenere’ i ragazzi. Qui sarà offerta la possibilità di esprimersi attraverso la musica, il teatro, le arti figurative e visive a bambini e ragazzi (dagli 11 ai 18 anni), a rischio di esclusione sociale (difficoltà economiche, dispersione scolastica, bullismo, criminalità e/o droga, violenza, etc…). Ma non solo. La Casa dell’ArtEducazione sarà aperta a tutti i cittadini milanesi. In questo luogo si svilupperà una solida rete per la città, dove si intrecceranno l’azione sociale, l’azione istituzionale, la produzione di conoscenze, istruzione, cultura e formazione professionale. La Casa dell’ArtEducazione si inaugurerà nelle prossime settimane a Milano, presso la scuola secondaria di primo grado Rinaldi, in via Pontano 43, che fa parte dell’Istituto Comprensivo Casa del Sole, vicino al Parco Trotter, in Zona 2. Il progetto della Casa dell’ArtEducazione, presentato oggi a Palazzo Marino, è nato su ispirazione del progetto brasiliano del Centro di Accoglienza dell’Axé, che si trova a Salvador de Bahia. Tra i due centri ci sarà un confronto costante, ma la metodologia pedagogica si articolerà in interventi contestualizzati alla città di Milano e alle sue necessità e culture. Finora sono già 30 i ragazzi coinvolti attraverso gli educatori di strada e altri 30 attraverso gli insegnanti nelle scuole del quartiere.  “La Casa dell’ArtEducazione sarà un luogo speciale per Milano: – ha spiegato l’assessore all’Educazione e istruzione Francesco Cappelli – qui anche i ragazzi che vivono situazioni di disagio sociale ed economico potranno esprimersi attraverso l’arte, la musica, il teatro scoprendo un nuovo modo di comunicare e di relazionarsi con se stessi e gli altri. Siamo lieti di ospitare un progetto di così alto valore educativo e culturale in una scuola del Comune. La Casa darà ulteriore valore al quartiere di via Padova, già così ricco e vivace socialmente. Un progetto pilota che diventerà un punto di riferimento anche per altre città italiane”. La Casa sarà così un luogo di formazione, di scambio di pratiche, un luogo in cui l’arte contaminerà le strade, le scuole, il quotidiano dei ragazzi ad alto rischio che vivono in città. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Comune di Milano, Coop. Tempo per l’infanzia, ForMattArt, ICS Giacosa, Progetto Axé e Università di Torino, grazie ai contributi della Fondazione Cariplo e Fondazione Alta Mane Italia. La Casa, inoltre, intende anche riconoscere a educatori, assistenti sociali e insegnanti il diritto fondamentale alla formazione professionale, nella convinzione che solo professionisti qualificati sono la garanzia per un’azione di educazione di qualità rivolta a chi non ha nulla o ha molto poco. La Casa intende configurarsi come un polo di riferimento a livello internazionale per la formazione in ArtEducazione. In questi giorni si sta svolgendo un corso di formazione professionale per gli operatori, che si concluderà il 30 gennaio, a cui partecipano psicoterapeuti importanti come Gustavo Pietropolli Charmet e grandi artisti come Dori Ghezzi.

 

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