Connect with us
Azzera la bolletta

Ambiente & Turismo

L’ultima orrida moda di un ristorante di Tarvisio: pietanza a base di polenta ed orso!

Published

on

Tempo di lettura: 3 minuti

Nel comune di Tarvisio e, più precisamente, a Molavena, nella regione del Friuli Venezia Giulia, i proprietari di un ristorante servono, da tempo, una pietanza a dir poco “particolare”: polenta ed orso… Un piatto che non avrebbe non potuto suscitare profondo sdegno nella LEIDAA. Ad intervenire, il suo Presidente Michela Vittoria Brambilla: “Un reato morale gravissimo… Contro la natura. Perciò, da condannare!” 

 di Damiana Cicconetti

 A Molavena, in un ristorante nel comune di Tarvisio, nella regione Friuli Venezia Giulia, i proprietari hanno preso una decisione a dir poco strana, oltre che orrida: introdurre una pietanza a base di polenta ed orso, al costo di soli 18 Euro.

E quel che è peggio è che non è la prima volta che una tal pietanza viene proposta, visto che già a Comelico, diverso tempo fa, si era servito spezzatino di orso.

Del resto, oramai mangiamo di tutto, cavallette comprese.

…A non dimenticare l’insalata di crisantemo, tipica della Germania o quella di cactus, molto usata in Messico, pur senza dimenticare il brodo di tartaruga o, finanche, piatti a base di iguana e serpenti.

Non a caso è proprio di questi giorni la notizia dell’introduzione di insetti, quali blatte e non solo, nella nostra alimentazione.

Usi e costumi barbari, inaccettabili ed intollerabili!

Tanto più in una società così moderna e che non necessita affatto del consumo di animali quali orsi, tartarughe e non solo per nutrirsi!

Quel che, poi, è ancor più strano è che, al di là del fatto che gli orsi sono in Italia animali protetti – visto che rischiano l’estinzione –, la pietanza in questione è “legittimamente servibile…”.

Già!

Purché non si tratti di orsi italiani, considerato che la loro caccia nel nostro Paese è proibita.

Ma ciò a differenza della vicina Slovenia, dove, evidentemente, gli stessi animali possono essere cacciati ed uccisi per essere serviti in piatti sì particolari ma, prima ancora, orridi.

Così, da ormai qualche mese, nel Friuli, si ha la possibilità di assaporare un animale protetto senza rischiare di incorrere in sanzioni, visto che la legge lo permette.

Senza dubbio, la pietanza necessità di ordinazione e non è disponibile senza prenotazione: questo si preoccupano di chiarire i proprietari del ristorante, preoccupati che qualche cliente possa rimanerne sprovvisto.

Il gusto, stando a chi ha avuto il coraggio ma, invero, la spietatezza di assaggiare i poveri orsi, “è a metà strada tra quello del capriolo e quello del cervo, sebbene più dolce…”: questo chiariscono ancora i proprietari orgogliosamente.

…Paragoni con altri animali che generano pensieri ancor più orripilanti!

Eppure la proposta del ristorante friulano sembra avere riscosso un certo successo.

Per questo i proprietari del ristorante non hanno potuto fare a meno di esprimere finanche la loro soddisfazione: “I clienti vengono da tutto il Triveneto per assaggiare l’orso…”.

Per fortuna, alla superficiale curiosità dei più stolti è presto subentrata la profonda indignazione dei più saggi.

Del resto la legge lo permette e – come si sa! – noi italiani siamo bravissimi nel “fare le leggi e trovare gli inganni…”.

Così se la stessa carne è venduta in macellerie autorizzate e servita comunemente in altri Paesi, è sufficiente che, una volta giunta in Italia, se ne certifichi la sola provenienza, attraverso “adeguate documentazioni” per poterla, poi, servire nei piatti.

Michela Vittoria Brambilla, pertanto, nella sua funzione di Presidente della LEIDAALega Italiana Difesa Animali e Ambiente – non ha potuto evitare di esprimere il suo pensiero ma, invero, disgusto e sdegno, sottolineando che: “Anche se fossero in regola, è aberrante… L’orso è in via di estinzione. Pensare di dare via libera agli abbattimenti è concettualmente sbagliato e fa passare il principio che non sia possibile convivere con gli orsi. Importare la carne di orsi uccisi dalla Slovenia è – e resta – comunque un reato, seppur di tipo morale e non giuridico.. Un reato, in ogni caso, gravissimo, perché contro la natura. Dunque, inevitabilmente da condannare…”.

E come non darle ragione!

Non resta, a tal punto, altro da fare se non confidare nel buon senso della maggior parte degli italiani, che amano gli animali e non possono, di certo, avere voglia di mangiare polenta con orsi, né, ad onore del vero, “coj osei…”.

Print Friendly, PDF & Email
Apollo Mini Fotovoltaico
Serratore Caffè