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Arte & Cultura

La Biennale di Venezia 2021

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Il curatore di questa 17ma edizione, Hashim Sarkis, ha scelto di puntare sula ricerca di valori comuni, scelte sostenibili, pianificazione territoriale, soluzioni abitative:”How  will we live together ? “… 

di Donatella Cialoni

È tra le mostre che più ci invidiano al mondo. Per la cornice ineguagliabile, Venezia, per gli allestimenti scenografici tra i Padiglioni storici, i Giardini, l’Arsenale, gli eventi collaterali e le installazioni, per i contenuti e per la panoramica internazionale delle proposte artistiche.

Frequentatissima dai giovani, il 50% dei visitatori ha meno di 26 anni, ha raggiunto nelle scorse edizioni oltre 275.000 presenze. 

Nata a metà degli anni ’70 da una costola della antica Esposizione Internazionale d’Arte , iniziata nel 1895,  è oramai diventata un punto di riferimento per appassionati e specialisti del settore, ma anche per il grande pubblico , e tra le più prestigiose al mondo.

Quest’anno arriviamo a 112 partecipanti, in assoluta parità di genere tra uomini e donne , con oltre sessanta presenze  nazionali, sempre in aumento , estese ad Asia, Africa, America Latina.

Il curatore di questa edizione, Hashim Sarkis, ha scelto di puntare sula ricerca di valori comuni, scelte sostenibili, pianificazione territoriale, soluzioni abitative:”How  will we live together ? “… 

 sembra chiedere a tutti gli architetti del mondo di proporre soluzioni. Sfiduciato dalla politica , a lui sembra che solo la creatività possa portarci fuori dal guado : “Dopotutto , lo spazio spesso precede, proietta e sopravvive alle condizioni umane che lo modellano.Un contratto spaziale potrebbe costituire un contratto sociale.Cerchiamo un contratto spaziale che sia al tempo stesso universale ed inclusivo, un contratto allargato affinché i popoli e le specie coesistano e prosperino nella loro pluralità”.

Sono i temi del dibattito che va avanti da anni. 

Nelle cinque aree tematiche in cui è organizzata l’esposizione si spazia dalle soluzioni abitative individuali ai nuovi materiali, agli spazi sociali, ai campi profughi, agli insediamenti abusivi, al futuro del pianeta, al degrado ambientale, alle crescenti diseguaglianze sociali ed economiche. Nella Biennale si assiste ad una  panoramica esaustiva ed aggiornata, con una impressionante quantità di documenti.

Il Padiglione Italia con il progetto Comunità Resilienti, curato da Alessandro Melio, propone una riflessione incentrata sul cambiamento climatico, che presenta eventi sempre più intensi, sempre più frequenti, e sta mettendo a dura prova il sistema urbano, la campagna, il tessuto agricolo. E la qualità della vita. La costruzione, che ricicla materiali di una mostra precedente, è praticamente a impatto zero di Co2, alludendo al peso che ha – in tale campo – proprio l’industria delle costruzioni All’interno, performances ed eventi in presenza ed in streaming (www.comunitaresilienti.com). 

Ma sono innumerevoli le proposte in tal senso e gli studi dei partecipanti che denunciano degrado, prospettano soluzioni ideali, si scontrano con gli interessi locali, cercando almeno di trovare un tessuto sociale di condivisione. E questo avviene in tutti i continenti. 

Significativa la installazione della Repubblica Dominicana nella chiesa anglicana di St.George’s, di fatto giá un crocevia armonioso delle diverse comunità spirituali che vivono nella Laguna. Connextion di Lidia Leon, propone un nuovo materiale fortemente ecocompatibile, le foglie di tabacco, disposte a formare  pannelli,  di forte effetto suggestivo per le allusioni ed i richiami alle antiche vetrate sovrastanti suggerendo la possibile versatilità degli spazi interni senza interventi invasivi. Anche qui dirette streaming con la madrepatria che consentono una costante interrelazione tra i gruppi di lavoro, cresciuti nel periodo di blocco forzato dovuto alla fase pandemica.

E sono proprio i materiali la chiave di volta di una città sostenibile, assieme ad una pianificazione urbanistica che crei spazi condivisi, favorisca la circolazione, limiti l’erosione delle coste, renda il terreno permeabile ed in grado di controllare il rischio idrogeologico. 

Se non si procede in questa direzione, si rischia il collasso. Una edizione tutta per riflettere sul nostro futuro, prossimo. 

Ad arricchire la già consistente offerta culturale, come sempre Venezia offre, in contemporanea, le altre note rassegne periodiche , dedicate alla Danza Contemporanea al Teatro, alla Musica ed al Cinema .

17 Biennale Internazionale di Architettura, dal 22 maggio al 21 novembre 2021.

info sul sito ufficiale www.labiennale.org

Credit Photo: Francesco Galli e Andrea Avezzú

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