Arte & Cultura
Kyenge, giorno del ricordo monito per le generazioni future
Le vittime delle foibe restano vive nella memoria: nessuna contrapposizione ideologica può giustificare un tale massacro
Roma, 10 febbraio – “Vicinanza ai familiari delle vittime delle foibe, dei perseguitati e dei deportati e una riflessione sul dramma delle popolazioni istriane, dalmate giuliane che, nell’ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni successivi, hanno subito torture”. Lo dichiara la ministra per l’Integrazione, Cécile Kyenge in occasione della celebrazione della ‘Giornata del Ricordo’. “Il ricordo di un massacro non è semplice ritualità – prosegue la ministra – ma un monito per le generazioni future a non ripetere simili errori, a non lasciarsi dilaniare da contrapposizioni ideologiche estreme. E’ solo attraverso la memoria ed una seria educazione civica che si costruisce il futuro dei nostri giovani”. “Siamo consapevoli – conclude Kyenge – che una cultura e una politica inclusiva siano necessari, affinché la diversità etnica e culturale possano diventare una ricchezza per le nostra terra europea”.