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Politica

Italia nel caos? La Germania ringrazia e prepara la manovra economica in barba ai Patti Europei

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La Germania ha varato il piano economico di Peter Altmaier   mettendo al primo posto il bene della Germania stessa, noncurante delle regole da lei imposte fino ad oggi a tutti i paesi europei

di Giuseppe Cossari e Paolo Buralli Manfredi

Australia – Melbourne

A giugno il motore trainante dell’Europa registra ancora una flessione dell’1,5 per cento rispetto al mese precedente che si è chiuso con il 5,2 per cento. Stiamo parlando naturalmente della Germania.

Anche la grande economia tedesca, che ha imposto la sua immagine all’esterno veicolandola per anni come prima potenza economica europea, immagine  sorretta dal fatto di essere a capo dell’Unione Europea, sta cambiando.

Gli scricchiolii di una politica economica dettata proprio dalla stessa Germania incominciano a farsi insistenti e preoccupanti alle orecchie dei tedeschi e non solo, un Paese che ha creato le proprie fondamenta sul modello ”export oriented” focalizzandosi nell’ultimo decennio su: bassi salari, precarietà, eliminazione progressiva dello Stato sociale per favorire l’export.  

Per le regole scellerate che ha imposto a se stessa ed  a tutta l’area dell’Unione Europea, regole  note a tutti come “austerità”, la Germania e gli altri paesi dell’Unione hanno avuto come   conseguenza gli azzeramenti negli  investimenti in settori strategici come Ambiente, Innovazione Tecnologica, Ricerca, Stato sociale e chi più ne ha ne metta.

Questa continua imposizione di austerità ha di fatto messo la palla al piede all’intera Unione Europea, limitandone la competizione con i paesi emergenti ed ormai affermati, ad esempio la Cina, che nel frattempo, sta conquistando giorno dopo giorno l’intero pianeta a scapito degli USA che al contrario dell’Europa hanno sempre agito con politiche espansive per il bene del proprio Paese.

E dunque, all’inizio del 2019 Peter Altmaier, Ministro federale dell’economia tedesca e socialdemocratico, ha presentato un piano ultradecennale, a dimostrazione che solo un Governo stabile e serio può salvare le sorti anche della nostra bell’Italia, una visione condivisa da chi scrive  che non può essere contraddetta da alcun dato di fatto.

Il piano prevede proprio quegli investimenti che il Centro – Destra chiede da anni e che con questo programma la Germania farà. Il nome del piano di Peter Altmaier porta già in sé gli obiettivi prefissati:  “Investimenti di Stato per il rilancio dell’Economia Nazionale”

Ed è evidente che la Germania con questo piano metterà al primo posto il bene della Germania stessa, noncurante delle regole da lei imposte a tutti i paesi europei, infatti il Ministro delle Finanze Olaf Schulz ha stanziato 40 miliardi all’anno da qui al 2023, per innovare e modernizzare il Paese, alla faccia dell’austerità e del divieto degli aiuti di Stato imposto proprio dalla Germania.

Ma non è tutto, sembrerebbe che altri 100 miliardi saranno investiti nello stesso periodo, per il potenziamento dell’istruzione, dello sviluppo tecnologico,  della ricerca ed anche della spesa sociale.

Ora, è vero che coloro che sono additati come Sovranisti sono tutti se non quasi forze politiche di Destra in Italia, quindi potremmo sembrare faziosi ma di fronte alla imminente realtà tedesca ci si domanda:

Una Nazione che ha imposto regole che hanno strozzato ed impoverito tutta l’Europa, che oggi invece surclassa ogni regola per salvare la propria economia ed il proprio popolo, può essere definita una Nazione Sovranista? La risposta non può che essere affermativa

Quindi, perché nessuno grida allo scandalo e non si spaventa facendo notare che questa svolta Sovranista potrebbe portare una svolta  autoritaria in Germania?

Perché le sinistre continuano a sventolare l’onore del rispetto delle regole e del non sforamento dei parametri imposti della Germania/Europa?

Perché il Ministro Tria non ha parlato di questi investimenti tedeschi e non li ha usati nella contrattazione con l’UE per favorire gli investimenti strutturali e di sistema che servono all’Italia?

Potremmo andare avanti con quesiti che imbarazzerebbero e farebbero arrossire anche il miglior bugiardo della storia del mondo ma, ci fermiamo qui,  e ricordiamo a tutti i nostri connazionali che per capire il vero, ( non le verità) è meglio concentrarsi oltre i confini piuttosto che concentrarsi sulla politica interna, che nei momenti di caos dice tutto ed il contrario di tutto, con il risultato di sviare la giusta attenzione sui temi europei che, volenti o nolenti, sono il vero nodo cruciale della nostra economia e del nostro futuro.

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