Politica
La Visione politica non si trasferisce d’ufficio da una mente ad un’altra

Il Movimento 5 Stelle sta dando dimostrazione che, purtroppo, una visione non può essere trasferita da padre in figlio o da leader a leader.
di Giuseppe Cossari e Paolo Buralli Manfredi
D.N.A – Melbourne – Australia
Gianroberto Casaleggio quando fondò il movimento 5Stelle aveva intuito che la politica poteva trovare una strada alternativa a quella in essere, avendo nella sua testa una bellissima e differente Visione che avrebbe potuto realizzare una Missione ben precisa a favore dei fautori di un vero cambiamento del paese, l’Italia, che ormai era alla sua massima devastazione politica e sociale.
Purtroppo però, la Visione non si può trasferire d’ufficio, e la Visione che il visionario creatore del Movimento 5 Stelle aveva era sicuramente differente da quella che si è sviluppata dopo la sua morte.
Di sicuro un visionario ha ben chiaro dentro di sé che strada deve fare per realizzare la sua Visione, ed una visione passa inevitabilmente dalla scrittura di una precisa Missione che, usa come alleati, una Strategia e delle Tattiche utili per realizzare la Missione prefissata arrivando alla concretizzazione della Visione!!!
Ovvio è che l’intera Visione di Gianroberto Casaleggio non la conosceva nessuno fino in fondo, forse neanche suo figlio, vista la piega che dopo la sua morte ha preso il Movimento 5 Stelle; certa era però la Missione che tutti gli aderenti al Movimento avevano ben chiara, cioè smantellare un sistema Paese che, oramai, faceva solo gli interessi dei politici e burocrati dimenticandosi totalmente dei veri aventi diritto ai vantaggi delle scelte politiche:” Gli Italiani!!!”.
La tattica è stata quella di mettere in evidenza tutte le contraddizioni e tutte le situazioni oscure del sistema dei governanti e dei politici, rimanendo sempre fuori dagli schemi utilizzati dai partiti classici, azioni politiche di vecchio stampo, apparizioni televisive, rifiuto al confronto ed alle interviste pubbliche, utilizzo di differenti mondi comunicativi come il web, e cercando nelle azioni della Magistratura un appoggio per mettere a nudo ogni tipo di irregolarità scoperta, per poi buttarla in piazza colpendo il sistema paese nei suoi punti nevralgici: Banche, Parlamento, Partiti, Fondazioni legate ai partiti, sistema accoglienza, cooperative, denunciando ogni tipo di privilegio.
La prima e più efficace Tattica utilizzata dal creatore dei 5S fu Beppe Grillo che, da comunicatore, lo aiutò a picconare a livello mediatico tutte le aberrazioni del sistema esistente, e nel frattempo presentare un’inedita (ovviamente altra Tattica per mettere in atto la sua Strategia) classe politica che nulla aveva a che fare con quella precedente, obiettivo raggiunto solo all’inizio dell’avventura dei 5Stelle, che oggi mostrano una classe politica del tutto simile proprio alle precedenti tanto demonizzate.
Anche la Visione che portò il creatore del Movimento ad ideare la piattaforma Rousseau e l’utilizzo che ne voleva fare era differente da quella di oggi perché, era uno strumento di aggregazione utile ad attingere idee dal territorio per poi elaborarle e passarle alla politica e per realizzarle a favore della popolazione. Ma anche questa Visione è stata modificata dopo la sua scomparsa e la Rousseau è diventata una “ Piattaforma Referendum” per decisioni che nulla hanno a che fare con la visione di Gianroberto Casaleggio. L’attuale “ Piattaforma Referendum” è sempre più uno strumento che chiede a poche persone, di cui non si conosce la reale preparazione in ordine a problemi tecnici o scientifici, di decidere azioni di Governo che andranno a modificare il futuro di più di sessanta milioni di Italiani. Considerati gli esigui numeri dei partecipanti al voto sulla Piattaforma Rousseau, oltre ad essere un esperimento che rasenta l’antidemocrazia, il tutto appare come una totale follia!!!
Dopo la morte di Casaleggio la Visione e la Missione di questo Movimento hanno cominciato a mostrare crepe sempre più profonde con una sempre più presente negoziazione e cambiamento di tutte le regole strategiche del Movimento, quelle stesse regole che lo rendevano differente tatticamente da tutti quei partiti e partitini che facevano parte del vecchio Sistema Italia.
L’effettivo declino però, è cominciato con il tradimento della regola Madre che era la vera forza del Movimento: “ La non alleanza con qualsiasi soggetto politico appartenete alla vecchia generazione, quindi facente parte di quel Sistema da distruggere!”.
Dal momento in cui è stato sancita l’alleanza del Governo giallo-verde con un contratto, per giustificare quel tradimento fatto ai propri elettori, il Movimento al 33% ha, giorno dopo giorno, infranto una regola dietro l’altra tradendo ogni voto consegnatogli in buona fede, accondiscendendo ad ogni richiesta di quel partito, la Lega, che considerava parte del Sistema da disintegrare arrivando ad oggi, dice qualche sondaggista, a meno del 13% , vanificando così nel giro di un anno e mezzo circa tutti gli sforzi che il creatore Gianroberto Casaleggio era riuscito, mantenendo ben saldo il timone dei valori e delle regole non negoziabili imposti al Movimento per mantenerlo puro e differente dal resto dei partiti esistenti, ad ottenere facendolo diventare il primo partito d’Italia.
La fine di questa avventura politica ça va sans dire, sarà purtroppo tragica e dolorosa per il Nostro Paese . E’ verosimile pensare che tutto s’incamminerà ancora una volta verso la caduta dell’ennesimo Governo, e ci ritroveremo quindi, con il primo partito d’Italia, il partito del non voto, che avrà in primis la necessità di riconquistare il consenso. Dall’altro lato, se i sondaggi cresceranno ancora e rispetteranno nella realtà le previsioni, un solo partito al comando, la Lega, una situazione difficile da gestire in ogni caso.
Un’opposizione assolutamente inesistente, il Movimento 5 Stelle non più decisivo e sicuramente isolato sperduto e forse immerso in un’inevitabile scissione, il PD privo ormai d’ogni credibilità, un Centro che era rappresentato da Forza Italia in totale disfacimento con un’Europa che ovviamente continuerà ad approfittare della nostra instabilità per trarne vantaggi personali a sfavore degli Italiani!
Unica nota positiva, forse, in questo scenario, potrebbe essere Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia che, se i sondaggi non si sbagliano e non si modificheranno a favore della Lega, sarà l’unico partito concreto nei programmi e non in caduta libera, con cui la Lega dovrà confrontarsi in una ipotesi di alleanza di Governo, partito che oltre la Meloni ha al proprio interno persone capaci e preparate con una visione del Paese a lungo termine.