Arte & Cultura
INTERVISTA AL CANTAUTORE UGO GANGHERI & NOMADIA
IL CANTAUTORE UGO GANGHERI & NOMADIA HA PRESENTATO A NAPOLI IL SUO ULTIMO CD : “A via d’o’ tiempo- Timestreet-“A FAVORE DEI BIMBI DEL KENYA : “GOD OUR FATHER CENTRE FOR NEEDY CHILDREN” di TIMBONI in KENYA.
di Marina d’Angerio di Sant’Adjutore
Il cantautore Ugo Gangheri & Nomadia ha presentato al teatro “La Giostra” dei Quartieri Spagnoli di Napoli il suo ultimo cd :“A Via d’o tiempo – Timestreet”. Il ricavato è destinato ad una casa d’accoglienza per bambini orfani e bisognosi che si trova sulla costa del Kenya e precisamente :“God Our Father Center for Needy Children”di Timboni in Kenya. Quest’opera è stata realizzata con il contributo artistico di Erriquez della Bandabardò, Enzo Iacchetti, Brunella Selo e con la partecipazione del coro dei bambini del villaggio africano. L’album di Gangheri, che ha curato le musiche di spettacoli di Giobbe Covatta, riflette sul presente, nonostante il rapido evolversi del vivere quotidiano.
CHI E’ UGO GANGHERI ?
Non sono uno che ama parlare di se stesso e quando lo devo per forza fare, mi sento sempre un pò a disagio……provo a scrivere canzoni e musica con l’aiuto di un biplano a sei corde , che nella mia intimità riesce a farmi volare ovunque…..lo faccio allo stesso modo come un artigiano ama cesellare, modellare, inventare soluzioni, per amore del suo mestiere……anzi in verità, non pensavo neanche che nella mia vita avrei sviluppato una certa economia, (altalenante ma pur sempre tale) con la musica.
Diciamo che “chi avresti voluto essere?” è la domanda che mi farebbe rispondere con più serenità……mi sarebbe piaciuto essere Robin Hood , perché odio i potenti con il loro potere, che da sempre hanno deciso il destino delle loro sorti e non quelle delle comunità…..mi sarebbe piaciuto essere un personaggio di quel film “Harold e Maude”, dove una giovane donna di ottanta anni insegnava l’amore per la vita ad un anziano uomo di diciotto anni……mi sarebbe piaciuto essere un indiano nativo pellerossa, perché la loro cultura era fatta di libertà e di amore per la natura, al punto di saperla decifrare senza timore, convivendo in un rispetto reciproco strordinario.
Ma, se proprio devo dare una mia identità……..io sono Ugo Gangheri uno che non crede che ci sia un’entità superiore in grado di fermare le ingiustizie su questa terra.
Quando è nata la tua passione per la musica e quale valenza socio-culturale ha per te questa nobile arte?
Per la mia generazione a 16-18 anni avevi delle possibilità di formazione e quindi ideologiche molto chiare ed evidenti, tutto intorno o quasi, ruotava sulla musica e la politica…….si era di destra o di sinistra, o menefreghisti ….ci si vestiva in un modo che era una legittimazione , si leggevano libri ed autori per affermare la propria identità culturale e, a chi piaceva, iniziava a strimpellare una chitarra aiutato da un amico che aveva iniziato prima di lui……..le forme di aggregazione che si creavano con la musica in quegli anni è stato qualcosa di irripetibile. Si stava assieme per suonare o per andare ad ascoltare….è così che sono nati tanti lavoratori della musica che ancora sono in giro.
Per quello che mi riguarda, la mia chitarra di allora aveva la stessa capacità di quella di oggi, quella di creare una comunicazione profonda, intima quasi, tra me e lei ,un specie di nirvana che ieri come oggi non appartiene a nessuno se non a me .
Io non sono mai stato un chitarrista bravo e preciso, non ho studiato musica ma ho ascoltato circa 15000 dischi che secondo me hanno il valore di uno studio, però con gli anni ho imparato i miei limiti come pure le mie intuizioni e questo mi permette di portare a termine una progressione armonica , una melodia , un pensiero scritto, laddove c’è stato un punto di partenza .
La musica e le parole messe insieme sono un potenziale immenso!!! Nel bene e nel male , nell’appiattimento e nell’apertura, nella banalità e nello straordinario…….bisognerebbe che ce lo ricordassimo sempre .
Ugo Gangheri & Nomadia- quando e come nasce il vostro gruppo?
La Nomadia sono i miei fratelli musicisti con i quali ho un rapporto privilegiato e non solo musicalmente parlando, ci ritroviamo sempre con allegria e leggerezza , un vero e proprio gruppo di lavoro privilegiato!
Senza di loro soffrirei molto la solitudine sul palco……ne ho bisogno per sentirmi tranquillo e, per sentire che la musica sia quella per cui è nata, ovvero fatta di entrate , uscite, contrappunti, ritmo inizio e coda.
Nomadia nasce come una sigla che racchiude una visione della vita ,un vero e proprio manifesto che ho scritto assieme ad un amico fraterno con il quale ho condiviso praticamente tutto.
NOMADIA
Nomadia è l’affermazione dinamica di un percorso interiore, è l’interazione che collega i portatori di pace delle coscienze collettive, è accettazione delle diversità in comunione con il tutt’uno. Attraverso la rielaborazione delle esperienze vissute e condivise senza confini, viene fuori la cultura di appartenenza alla razza umana, nomadi alla larga dei luoghi in cui stagnano le certezze effimere ,le facciate modaiole, gli stereotipi massificanti, le chimere consumistiche, gli indottrinamenti culturali.
Nomadia è lasciare libero il cuore di andare dove vuole, attraversando la giungla dell’irrequietezza interiore, fiutando e cercando il sentiero di pace che diventa cammino comune di tutti noi esseri viventi e che porta ad un non-luogo comune dove soffia vento per nessuna bandiera.
Passi compiuti sulle note dell’amore e della sua musa musica .
Ogni creazione artistica è un atto personale o dev’essere sostenuta e sorretta da esigenze collettive. Come nasce questo cd?
Questo cd contiene 11 canzoni, anzi inizialmente erano 13 più uno strumentale ma, si scrive sempre qualcosa in più per fare in modo poi, di operare delle scelte definitive , serve per avere le idee chiare e la giusta convinzione su quelle che restano. Le canzoni ( in genere) sono prolungamenti di sensazioni interiori, sono humus che abbiamo già pronto per fertilizzare territori che si scoprono di volta in volta . In questo caso tutto è nato dal “concetto” del tempo………
Canzoni scritte nella mia stanza o nella mia testa mentre ero altrove, per la pura e squisita necessità di scriverle che alberga dentro di me. Questo cd nasce, come tutti gli altri, da quel rapporto privilegiato di cui sopra e dalla voglia di dichiarare le proprie visioni, i punti di vista personali, “certe” sensazioni , l’intimità di alcuni momenti, le riflessioni in un giorno qualunque e quelle di una notte senza tempo……tutto questo con il contributo linguistico del mio idioma di appartenenza…..il napoletano.
…….Un uomo ed i suoi pensieri che si “manipolano”e si trasformano, per arricchire la propria vanità ,la propria anima,il proprio credo, la propria esistenza , per poi diventare una possibilità di viaggio per chi ascolta sentendosi a suo agio nell’ascoltare.
“A via d’o’ tiempo- Timestreet-“è il tuo ultimo cd , raccontaci qualcosa. E poichè i ricavi di questo cd andranno al “GOD OUR FATHER CENTRE FOR NEEDY CHILDREN” di TIMBONI in KENYA raccontaci di questo viaggio meraviglioso e dell’incontro con i bambini che hai incontrato e del loro modo di rapportarsi alla musica.
L’idea di donare questo disco al GOF è nata una mattina che ero a Roma, dove incontro casualmente due bellissime persone (compagni nella vita) …..mi dicono che fanno i volontari presso un centro di accoglienza in Africa, nel villaggio di Timboni Watamu (20 km da Malindi) dove ci sono bimbi orfani di madri morte di aids o per le tante guerre ,senza famiglia , senza nessuna colpa , senza nessuno che si occupi della loro crescita. Il centro ,mi dicono è gestito da Mama Sussie e, attraverso le adozioni a distanza ed il contributo di donazioni , con l’operato di volontari italiani con la V maiuscola , si riesce a garantire la scolarizzazione, e le necessità primarie. Come aiutare questi volontari e questi bambini? mi chiedevo mentre chiacchieravamo.
Così nasce tutto !! ma la cosa più bella è stato far cantare una dozzina di questi bambini ……mandargli le basi, con al posto delle parole un improbabile gramelot……..dare indicazione sui cori…dargli la possibilità di provare a scrivere le parole dei cori lasciandosi “guidare” da quello che io volevo raccontassero………insomma una fatica ma, estremamente bella!! Poi si va giù a Timboni, si fanno le prove ( e si scherza tanto) e , finalmente il gran giorno!! Si registra in mezzo alla savana da Mr Bado ,in un container caldissimo……e, c’è stato un momento da brivido…..ad un certo punto tutte le persone attorno a questo “studio” cantavano il ritornello di ‘A Via d’’o Tiempo !!!!!!!
Se “La vita è viaggio” e “qualunque uomo, chiunque esso sia è un tesoro inestimabile”, qual’è il valore del tempo?
“ Il tempo non è come ce lo hanno insegnato…..esiste un solo tempo…il qui ed ora!” Questa affermazione di Stephen Littleword, a questo punto della mia via , la tengo come riferimento quasi giornaliero.
Sono anni che lavoro su di me, nel capire chi sono veramente, cosa vorrei essere veramente, cosa posso essere veramente, per me stesso , per chi mi ama, per chi mi conosce , per chi incontro nel giorno per giorno, e se il mio presente oggi sottolinea il qui ed ora , non è certo perché mi sta bussando il mio 60esimo compleanno …..non è casuale……come tante cose che non sappiamo spiegarci, spesso non lo sono ! La vita è viaggio , sembra banale , più banale di così , ma il viaggio è tempo…….quindi……….la vita è qui ed ora mentre ti scrivo!
Quanto è importante il cielo per un musicista filosofo? Quanto è grande il desiderio di esplorarlo per convincersi che un altro mondo è possibile ? E quanto è importante salvaguardare la natura per il nostro futuro e per quello delle generazioni future?
Uno come me ha sempre il naso all’aria scrutando un infinito che non esisterà mai se non nella fantasia che ne partorisce latitudine e longitudine a piacimento
Il CD si vende in digitale su tutte le piattaforme (iTunes , Amazon ,et etc) mentre fisicamente si trova presso Fonoteca al vomero e Tatoo in centro a Napoli).