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Il sen. Sergio Divina (LN) interviene in Consiglio d’Europa sul contrasto a Daesh

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In occasione della sua Sessione primaverile (Strasburgo, 23-27 aprile), l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) ha affrontato il contrasto al finanziamento del gruppo terroristico Daesh

Nel corso della Sessione primaverile (Strasburgo, 23-27 aprile), l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), relatore Phil WILSON (Regno Unito, SOC) della Commissione questioni politiche e dei diritti dell’uomo, ha affrontato il delicato tema del contrasto al finanziamento del gruppo terroristico Daesh.

Sul problema è intervenuto per l’Italia anche il senatore Sergio Divina (LN) con una relazione che individua il percorso che nel tempo è stato fatto dai gruppi terroristici legati all’estremismo islamico. Divina ha affermato che l’attuale situazione di pericolo nel mediterraneo è frutto di errate politiche del passato. Nel filmato il suo intervento: https://www.youtube.com/watch?v=rHvhbyKvGRM

In sintesi, secondo il COE, gli insegnamenti ricavati dal caso di Daesh dimostrano che un gruppo terroristico mosso da un’ideologia islamista estrema può causare distruzioni su vasta scala impadronendosi di territori dove diventa possibile ridurre le persone in schiavitù e rastrellare denaro mediante la vendita delle risorse nazionali e l’estorsione.

Daesh è stato ormai sconfitto militarmente in Iraq e in Siria. Ciò non significa però la  fine del gruppo terroristico. Inoltre, sebbene alcune delle fonti di finanziamento siano proprie a Daesh, molte possono essere utilizzate – e in effetti lo sono – da altre organizzazioni terroristiche. È quindi importante fare in modo che i terroristi non siano più in grado di attingere alle fonti di finanziamento da loro utilizzate in passato.

Per questo la Commissione Affari politici e democrazia propone che i paesi cooperino e si coordinino strettamente tra loro e con le strutture internazionali istituite per contrastare questa minaccia. La risposta non è semplice, né può essere trovata dall’oggi al domani. La diffusione di ideologie perverse può essere impedita solo con il sostegno degli Stati membri di organizzazioni come il Consiglio d’Europa.

Nel corso dell’incontro sono stati dibattuti e votati una serie di punti chiave utili all’azzeramento dei gruppi terroristici, tenendo conto anche della presenza in Europa dei cosiddetti “lupi solitari”, vale a dire individui isolati che sono stati radicalizzati. Una delle sfide più gravi all’Europa e agli Stati Uniti è rappresentata da questi individui, e in particolare dai combattenti stranieri che rientrano dall’Iraq e dalla Siria, i quali possono riattivare reti clandestine nei loro paesi.

Il fondamento su cui poggia il terrorismo islamista è l’ideologia estrema che determina l’adesione alla causa terroristica e dunque il suo finanziamento, può anche essere esportato verso altri fondamentalisti di tutto il mondo accomunati dalla stessa ideologia, usando o aggirando il sistema finanziario globale esistente.

Per questo  l’Assemblea invita gli Stati membri dell’Unione europea ad attuare le proposte formulate nel Piano d’azione del 2016 per il rafforzamento della lotta al finanziamento del terrorismo, e in particolare a: estendere alle piattaforme di scambi in valute virtuali l’applicazione della Direttiva antiriciclaggio; rivedere il divieto di tenere registri centralizzati recanti tutti i conti bancari appartenenti a una sola persona; ampliare il mandato delle Unità d’informazione finanziaria; migliorare l’efficienza delle misure di blocco dei beni fondate sugli elenchi statunitensi.

Alcuni dati su Daesh rilevati dal COE:

Il gruppo, insieme ad altri di ispirazione islamico integralista è ritenuto operativo in almeno 39 paesi nel mondo. Secondo il Dipartimento di Stato USA, ci sarebbero gruppi islamici attivi in Albania, Austria, Azerbaijan, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Danimarca, Francia, Georgia, Germania, Italia, Kosovo, Paesi Bassi, Norvegia, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Turchia e Regno Unito.

 

 

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