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Diritti umani

Giornata internazionale delle bambine: violenze su 1 ragazza su 4

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Unicef: ‘A livello globale circa metà delle ragazze tra i 15 e i 19 anni crede che un uomo sia giustificato a picchiare la moglie o la partner in alcune circostanze’

giornata_bambina-retedelleretiRoma, 10 ottobre  – In occasione della Giornata Internazionale delle bambine dell’ 11 ottobre, l’UNICEF lancia una raccolta di dati sul fenomeno della violenza contro le ragazze e le bambine.  Questi i principali dati:

–          Circa un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni nel mondo (circa 70 milioni) ha dichiarato di esser stata vittima di una qualche forma di violenza fisica.

–          Circa 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni nel mondo (circa 1 su 10) sono state costrette a subire rapporti o atti sessuali  forzati, e 1 ragazza su 3  tra i 15 e i 19 anni (84 milioni) è stata vittima di violenza psicologica, fisica o sessuale da parte del marito o del partner.

–          In molti paesi, circa 7 ragazze su 10 tra i 15 e i 19 anni che sono state vittime di violenza fisica o sessuale non hanno mai chiesto aiuto: molte hanno detto che non credevano fosse un abuso o che non lo ritenevano un problema.

–          Nel mondo, più di 700 milioni di donne si sono sposate prima di aver compiuto 18 anni. Più di 1 su 3 (circa 250 milioni) è stata sposata prima dei 15 anni.

I dati mostrano una preoccupante percezione sull’accettazione della violenza, in particola modo tra le ragazze. A livello globale circa metà delle ragazze tra i 15 e i 19 anni crede che un uomo sia giustificato a picchiare la moglie o la partner in alcune circostanze come ad esempio: rifiutare un rapporto sessuale; uscire di casa senza permesso; litigare; trascurare i bambini o bruciare la cena. “Questi dati parlano di una mentalità che tollera, perpetra e giustifica la violenza – e dovrebbero far suonare un campanello d’allarme in ognuno di noi, ovunque”, ha dichiarato Geeta  Rao  Gupta, Vice Direttore generale dell’UNICEF. L’UNICEF punta su specifiche azioni per prevenire la violenza contro le ragazze: istruire a scuola le bambine; dare loro  insegnamenti importanti per la vita; supportare i genitori anche con trasferimento di soldi per arginare i rischi per le bambine; cambiare gli atteggiamenti e le norme delle comunità; rafforzare sistemi e servizi giudiziari, sociali e penali. “Il problema è globale, ma le soluzioni devono essere trovate a livello nazionale, nelle comunità, tra le famiglie. Noi abbiamo la responsabilità di proteggere, istruire e rafforzare le adolescenti. Siamo tutti responsabili di fermare la violenza contro le ragazze e le bambine” – ha concluso Rao Gupta.

 

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