Diritti umani
In Cina i gay sottoposti ad elettroshock per cambiare orientamento sessuale
Molte cliniche disposte a “curare” l’omosessualità. Proteste delle associazioni per i diritti umani e di LGBT.
di Vito Nicola Lacerenza
Essere gay non è una malattia, si sa ormai da tempo. In Cina, però, le famiglie vivono l’omosessualità dei propri figli come una delle cose peggiori che possa accadere nella vita. Molti omosessuali, spinti dalle pressioni dei genitori, decidono di sottoporsi alle così dette “terapie di conversione”. «Il concetto di famiglia tradizionale in Cina è molto forte- ha spiegato Yanzi Peng, giovne gay membro dell’associazione LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) e attivista per i diritti umani- Tutti i maschi devono sposarsi e avere dei figli per garantire la discendenza. Non farlo è considerato un disonore, una vergogna; perciò le famiglie non accettano un figlio omosessuale. Io mi sentivo colpevole e triste per il dolore causato ai miei genitori e così ho deciso di recarmi in una clinica per sottopormi alla terapia per diventare etero».
Le cliniche private cinesi propongono la scelta fra quattro tipi diversi di terapia, in base alla drasticità del metodo. Una è “La relazione d’amore platonico”: al “paziente” viene assegnato un partner, di sesso opposto, di bell’aspetto e amorevole, in modo che inizi un rapporto di conoscenza e d’amicizia, nella speranza che, poco alla volta, possa nascere un rapporto platonico d’amicizia. Poi c’è “la terapia repulsiva”: si stimolano nel “paziente” pulsioni sessuali verso un individuo dello stesso sesso per poi reprimerle con elettroshock, pillole e iniezioni. La terza è la “terapia d’urto”: gli omosessuali vengono trasferiti in un luogo lontano da quello dove vivono e sono costretti a troncare tutte le relazioni precedenti, per iniziare una nuova vita. L’ultima terapia consiste nel “trasferimento dell’orientamento sessuale”: si stimolano nel “paziente” pulsioni omosessuali per cercare di indirizzarle verso il sesso opposto attraverso la visione di materiale pornografico etero.
Sebbene nel paese asiatico l’omosessualità sia stata rimossa dalla “lista delle malattie mentali” nel 2001 e le “terapie di conversione” siano state dichiarate illegali nel 2013, queste ultime continuano ad essere offerte in diverse cliniche private, a cifre che ruotano intorno ai 3.500-4.000 euro. LGBT,da anni, è impegnata in una campagna di sensibilizzazione rivolta alla parte più conservatrice della società cinese, affinché si renda conto del dramma che gli omosessuali sono costretti a vivere.