Connect with us

Politica

Ascensori, Mise replica a Confedilizia: nessuna verifica straordinaria

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

Maggiore attenzione solo gli per impianti molto vecchi installati prima del 1999

miseRoma 17 febbraio 2016 – La proposta del Ministero dello Sviluppo Economico in materia di ascensori, al contrario di quanto affermato da Confedilizia, non prevede verifiche straordinarie, bensì controlli di sicurezza da svolgersi nell’ambito della prima verifica ordinaria utile. Maggiore attenzione è prevista solo per gli ascensori installati anteriormente al 1999, cioè prima dell’applicazione delle relative direttive europee in materia che hanno aumentato i requisiti di sicurezza per gli impianti.  Tali ascensori, ove la proposta sia condivisa e approvata dal Governo, saranno verificati non solo con riferimento ai requisiti vigenti all’epoca, ma anche con riferimento ai più importanti requisiti di sicurezza introdotti successivamente, ad esempio per la precisione della fermata e  il livellamento fra cabina dell’ascensore e piano, ovvero per la protezione dai rischi di schiacciamento delle porte motorizzate. Il Mise precisa che i nuovi controlli per il parco ascensori meno recente non sono previsti nella Direttiva europea che deve essere approvata, ma tale intervento  è stato oggetto di una Raccomandazione europea sin dal 1995 che è stata già attuata dalla maggior parte dei Paesi europei. I requisiti da verificare e che potrebbero essere quindi oggetto di intervento sono stati inoltre individuati in modo proporzionato e selettivo  e, quindi, non possono determinare spese eccessive, soprattutto se, come afferma Confedilizia, le normali norme già oggi previste dovrebbero aver già indotto molti proprietari ad effettuare comunque tali verifiche. Peraltro gli interventi in questione possono essere graduati su un massimo di quattro anni e beneficiano delle detrazioni fiscali previste per gli interventi di manutenzione straordinaria degli edifici, per cui l’onere che resta a carico dei proprietari sicuramente non vanifica il vantaggio derivante dalle riduzioni delle imposte sulla casa.

 

Print Friendly, PDF & Email