Connect with us
Azzera la bolletta

Arte & Cultura

Veronica Del Vecchio, punta di diamante della letteratura emergente

Published

on

Tempo di lettura: 4 minuti

Veronica Del Vecchio è una giovane autrice di Como che ha vinto il Premio Europa in Versi 2020 per la narrativa inedita

Di Francesca Rossetti

Veronica Del Vecchio è una giovane autrice di Como che ha vinto il Premio Europa in Versi 2020 per la narrativa inedita ed oggi ci parla di sè e della sua bellissima opera.

Chi è Veronica Del Vecchio e come nasce la passione per la letteratura?

“Sono un’attrice, clown e performer diplomata alla Scuola Teatro Arsenale di Milano. Da quest’anno, vesto anche i nuovi panni di scrittrice esordiente.

La mia passione per la letteratura c’è sempre stata. Da bambina ero un’avida lettrice. Sono cresciuta leggendo Cuore, Moby Dick, I ragazzi di via Paal, vecchie edizioni ingiallite degli anni ’50 di mio padre. Ma non sono mancati i libri del Battello a Vapore o di Geronimo Stilton, a quei tempi famosissimo, che invece mi regalava mia madre. Tutt’oggi sono una lettrice seriale, requisito che ritengo imprescindibile per poter scrivere.

Anche la scrittura mi ha sempre accompagnata. Negli anni è stata ancora di salvezza per affrontare i tumulti adolescenziali, rifugio sicuro dove trovare risposta alle domande e alle incertezze dell’esistenza. Se inizialmente era un mezzo personale per comprendere me stessa e la vita, negli ultimi anni è diventata invece un mezzo per raccontarla, la vita.
Uno strumento, come il teatro, per raccontare storie, per indagare l’umanità e narrarla in tutte le sue sfaccettature, nei suoi opposti e paradossi, nelle sue limitatezze e imperfezioni”.

Di che cosa parla “La ragazza della montagna” e cosa cerca di comunicare?

”La ragazza della montagna” è ambientato tra l’Italia e la Germania durante la seconda guerra mondiale. Il romanzo è strutturato su due filoni narrativi: da una parte abbiamo la storia di un soldato, dall’altra quella di un circo italiano che si nasconde tra i boschi. La quotidianità di questa compagnia circense è interrotta dall’arrivo di una misteriosa ragazza che pone il gruppo di fronte a una difficile decisione: accoglierla, mettendo a rischio la vita di tutti, o abbandonarla al suo destino? Il sentimento di comunità prevale, ma da lì in poi le cose non saranno più le stesse.

Il romanzo è nato dall’esigenza e dalla volontà di indagare avvenimenti storici poco conosciuti: i circensi, gli ebrei stranieri in Italia e i soldati arruolatIsi nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. La grande Storia fa un passo indietro per mettere in primo piano le piccole ma significative storie personali del passato. Storie che indagano i rapporti umani e i legami famigliari in relazione a un grande periodo di crisi, che riflettono sul significato di comunità, di accoglienza e di accettazione della diversità, sui dilemmi morali che la guerra inevitabilmente sottopone, macchina di distruzione le cui vittime sono sempre gli ultimi, i dimenticati, gli innocenti.”

E’ una storia realmente accaduta?

“Il romanzo mescola finzione narrativa e realtà storica. Non racconta una storia vera in particolare, ma è ispirato a eventi realmente accaduti e personaggi realmente esistiti: i circhi italiani degli anni ’40 e le vicende dei giovanissimi soldati che si arruolarono nell’esercito della RSI per sopravvivere ai lager in cui erano precedentemente internati.”

Come è avvenuta la ricostruzione storica? Alcuni dei protagonisti o loro parenti sono ancora vivi e li hai conosciuti?

“La scrittura è stata preceduta da una lunga fase di studio e ricerca. Ho letto numerosi saggi e romanzi sul tema, ho consultato archivi, documenti storici, testimonianze e diari. A questo, è poi seguita una visita ai luoghi interessati.
Ho cercato di nutrirmi del maggior numero di fonti e materiali disponibili per essere il più fedele possibile alla realtà. Per scrivere un romanzo storico infatti devi essere meticoloso, pena la perdita di credibilità da parte del lettore.”

Chi era in realtà la misteriosa ragazza che fu accolta nel circo pur non sapendo chi fosse?

“Per creare il suo personaggio mi sono ispirata, in parte, alla figura di Irene Bento, per quanto sia comunque una storia diversa.

Nata Danner nel 1923, proveniva da una famiglia circense ebrea, i Lorch. Dopo che i suoi parenti furono deportati ad Auschwitz nel 1943, Irene, insieme al figlio, alla madre e alla sorella, cercano rifugio presso il circo tedesco Althoff che li nascose sotto falso nome fino alla fine della guerra. Nel 1955 Maria e Adolf Althoff furono per questo insigniti del titolo di Giusti tra le Nazioni.”

Come finisce questa straordinaria avventura? Si sono salvati o sono stati catturati dai Tedeschi?

“Il finale della mia storia è tragico, come tragica è stata la vita di tutti durante il periodo del secondo conflitto mondiale, ma al contempo lascia una luce di speranza. Un germoglio di rinascita dopo gli anni bui della guerra.”

Come nasce la compagnia teatrale Auriga e chi ne fa parte?

“Auriga Teatro nasce nel 2018. Fondatori e membri di questa compagnia teatrale siamo io, Lorenzo Marchi e Andrea Tettamanti, attori con un comune passato di formazione professionale presso la Scuola Teatro Arsenale di Milano. Da diversi anni collaboriamo anche con altri artisti, come l’attrice Roberta Sciortino, il M° Roberto Scordia e l’orchestra MusicArte. Produciamo spettacoli di teatro, clownerie e teatro di strada con l’obiettivo di promuovere un teatro universale che sia davvero per tutti, che indaghi la dimensione umana e sia capace di dialogare con ogni tipo di territorio, pubblico e lingua.”

Prossime presentazioni e spettacoli

6 aprile, La Feltrinelli, Como, ore 18.00

3 maggio, Biblioteca di Tradate (VA)

11 maggio, Biblioteca di Uggiate Trevano (CO)

Spettacoli:

27 maggio: “Musica Maestro – concerto tragicomico” in collaborazione con la GOM (giovane orchestra metropolitana) di Mestre per la rassegna musicale degli amici della musica di Mestre

28 maggio: “Musica Maestro – concerto tragicomico” a Magie al Borgo, Festival Internazionale d’arte di strada, Costa di Mezzate (BG)

La tournée 2023 è ancora in fase di definizione e seguiranno certamente altre date. Per rimanere aggiornati, è possibile visitare le pagine facebook e instagram Auriga Teatro.

Prossimamente sarò inoltre occupata nella creazione di un nuovo spettacolo con la compagnia Panorama Kino Theatre.”

Print Friendly, PDF & Email
Apollo Mini Fotovoltaico
Serratore Caffè