Diritti umani
Souad Sbai una donna in trincea per difendere i diritti umani e la dignità delle donne

Intervista a Souad Sbai, giornalista e saggista italiana nata in Marocco, già deputata della Repubblica Italiana, membro dell’Osservatorio per la parità di genere del MIC, Presidente di ACMID donna onlus e del Centro studi Averroè, che si occupa della diffusione delle culture del Mediterraneo e fa parte della Fondazione Italia U.S.A.
by Antonio Martinelli Carraresi
Souad Sbai, giornalista e saggista italiana nata in Marocco e di origine marocchina, moglie e madre di due figli, già deputata della Repubblica Italiana, è membro dell’ Osservatorio per la parità di genere del MIC, è Presidente di ACMID donna onlus e del Centro studi Averroè, che si occupa della diffusione delle culture del Mediterraneo e fa parte della Fondazione Italia U.S.A.
Souad Sbai quale la sua opinione riguardo le preoccupanti tensioni in Medio Oriente, Isreale, Gaza e la situazione che ora investe la Siria, non solo ostaggio delle lotte tra Sunniti e Sciti ma anche per la supremazia tra oriente e occidente?
Le tensioni attuali in Medio Oriente, in particolare tra Israele e Gaza e la situazione in Siria sono il risultato di fattori storici, politici e religiosi. Le lotte tra sunniti e sciti non sono solo un conflitto religioso ma riflettono anche le aspirazioni di potere regionale e le influenze esterne, è cruciale analizzare come queste dinamiche influenzano le vite quotidiane delle persone e come le potenze occidentali continuano a giocare un ruolo nel plasmare gli eventi nella regione, la pace richiede un impegno sincero per comprendere le necessità e le aspirazioni di tutti i gruppi coinvolti
Nel suo ultimo libro L’Iran dei Mullah, propone una lucida disamina sulla complessità del Medio Oriente oggi. Ce ne vuol parlare?
Nel mio ultimo libro “L’ Iran dei Mullah” propongo un analisi approfondita della situazione attuale in Iran, descrivendo le sfide politiche, sociali e culturali che il Paese affronta sotto il regime dei Mullah, esploro le violazioni dei diritti umani, il ruolo delle donne e la repressione delle libertà individuali, sottolineo l’importanza di una maggiore consapevolezza internazionale riguardo alla situazione in Iran e l’urgenza di sostenere le voci di dissenso e i movimenti per la libertà come “Donna Vita Libertà”
Lei si è occupata come parlamentare di temi come la libertà di espressione, migrazione, diritti umani negati e soprattutto la condizione della donna in Medio Oriente, c’è qualcosa in particolare che vuole ricordare?
Durante il mio mandato come parlamentare, mi sono concentrata su molte questioni relative ai diritti umani, in particolare sulla condizione delle donne in Medio Oriente. Vorrei ricordare il caso delle donne iraniane che si oppongono al velo obbligatorio e lottano per i loro diritti fondamentali, queste donne sono simbolo di resilienza e determinazione e meritano il nostro supporto .
Lei si è occupata della vicenda di Boulen Sansal, scrittore franco algerino arrestato e simbolo della repressione politica nel suo paese, la sua storia stimola temi universali di libertà identità e giustizia. Boulen Sansal non ha mai smesso di denunciare, attraverso la scrittura e il suo impegno le ingiustizie del suo paese, lei si è occupata della sua storia, ce ne può parlare?
Boulen Sansal è uno scrittore e saggista algerino noto per le sue opere che affrontano temi come l’identità, la memoria e le sfide della società contemporanea, tra i suoi libri più celebri ecco Le serment des barbare dove critica il fondamentalismo islamico e 2084 la fine de mondo, un romanzo distopico che esplora le conseguenze di un regime totalitario simile a quello dell’Algeria. Boualen Sansal è un intellettuale emblematico di come la letteratura possa fungere da strumento di resistenza con contro l’oppressione. Mi sono impegnata a sostenere la sua causa e a portare attenzione sulla repressione politica in Algeria, evidenziando l’importanza della libertà di espressione e del diritto di ogni individuo di esprimere le proprie idee senza paura di ritorsioni, pochi intellettuali in occidente e in Italia si sono occupati del vergognoso arresto di Boualen Sansal per chiederne la scarcerazione, purtroppo solo attraverso un impegno collettivo possiamo sperare di ottenere la liberazione di chi, come Sansal è ingiustamente detenuto.
La difficile condizione della donna in Medio Oriente deve avere una luce sempre accesa per non lasciare sole e senza voce milioni di donne, la cui vita è schiacciata dalla repressione inumana che le piega, si, perchè per milioni di donne nascere donna in questi paesi è davvero un inferno per esempio nel suo libro le Ombre di Algeri, lei scrive: “se si chiudono gli occhi per un attimo pensando alla realtà femminile algerina si potrebbe visualizzare mentalmente un fiore con i petali stracciati e violentati, un fiore che sopravvive a fatica...”
Quale il suo pensiero e il cammino che dobbiamo intraprendere per sostenere situazione femminile in Medio Oriente?
La condizione femminile in Medio Oriente è una questione cruciale che richiede attenzione costante, le immagini che ho descritto nel mio libro Le ombre di Algeri, rappresentano una realtà dolorosa ma vera per molte donne. E’ fondamentale che la comunità internazionale, le organizzazioni e gli attivisti continuino a lavorare insieme per garantire diritti e opportunità alle donne, dobbiamo sostenere programmi educativi, campagne di sensibilizzazione ed iniziative di empowerment che diano voce e forza alle donne in queste regioni come alle donne in Afghanistan che, dopo il ritorno nel 2021 dei talebani hanno subito gravissimi attacchi ai loro diritti e libertà, le recenti leggi imposte dai talebani infatti hanno vietato loro di accedere all’ istruzione, di lavorare in tutti i settori e di muoversi liberamente senza un’ accompagnatore maschile, tutto questo ha riportato il Paese indietro di decenni trasformando la vita quotidiana delle donne in una continua lotta per la dignità e i diritti fondamentali. Le ultime restrizioni come il divieto di parlare in pubblico e il murare le finestre per limitare la visibilità alle donne, sono esempi delle severe limitazioni imposte perciò è fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e la comunità internaziomali su queste questioni.