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L’Italia è sempre più povera: i dati Istat

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istat povertàIl 2012 è stato un anno nero per il nostro Paese: si è registrato un forte balzo della povertà relativa e di quella assoluta. L’Unicef lancia l’allarme per le conseguenze sui minori.

Roma, 17 luglio – Il 2012 è stato un anno nero per l’Italia. Nel Belpaese si è registrato un forte balzo della povertà relativa e di quella assoluta. Il dato è il più elevato mai registrato dall’Istat dal 2005. L’allarme è contenuto nel rapporto presentato oggi a Roma dall’Istituto nazionale di statistica. Secondo l’Istat, nel 2012 nel nostro Paese ci sono state 9 milioni e 563mila persone che vivono una condizione di povertà relativa. Si tratta, in pratica del 15,8 per cento dell’intera popolazione.

Nel 2001 erano 8 milioni 173 mila, pari al 13,6. Un aumento dunque di quasi un milione e 400 mila individui e del 2,2 per cento. Se possibile ancor più preoccupante è il dato ralativo alla povertà assoluta: l’Istat ha registrato nel 2011 4 milioni e 814 mila persone in questa condizione, cioè l’8 per cento della popolazione. Nel 2011 erano 3 milioni e 415 mila, pari al 5,7 per cento. Qui l’aumento è ugualmente di 1 milione e 400 mila persone, ma del 2,3 per cento.
In relazione a questi dati, l’Unicef ha commentato: “Nel 2012 la metà dei poveri assoluti – 2 milioni 347 mila (su 4,8 milioni) – risiede nel Mezzogiorno; di questi oltre 1 milione è costituito da minorenni (nel 2011 erano circa 700 mila). Il tasso di povertà tra i bambini e gli adolescenti è tra i più importanti indicatori di salute e benessere di una società. In condizioni economiche incerte investire per la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti è non solo eticamente giusto ma anche economicamente vantaggioso. La povertà minorile non è inevitabile ma sensibile alle politiche; alcuni Paesi stanno facendo molto meglio di altri per proteggere i più vulnerabili. Poiché i dati sull’Italia non registrano miglioramenti nella riduzione dei tassi di povertà minorile dopo l’intervento pubblico, occorre dunque intervenire monitorando l’efficacia degli interventi”. L’Unicef ha indicato il contrasto alla povertà minorile come prima tra le 10 priorità inserite nel documento ‘Diritti in Parlamento’ rivolto ai parlamentari di questa legislatura.

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