Attualità
La sanità italiana: per pochi, costosa e dai tempi biblici
‘Meno sanità per tutti, la riforma strisciante’. A fotografare il nostro Servizio sanitario nazionale è il Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva attraverso il XVI rapporto Pit salute.
Roma, 16 luglio – Il titolo non lascia dubbi: ‘Meno sanità per tutti, la riforma strisciante’. A fotografare il nostro Servizio sanitario nazionale è il Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva attraverso il XVI rapporto Pit salute. Circa il 12% delle segnalazioni giunte al Pit salute, nel corso del 2012, riguarda i costi a carico dei cittadini per accedere ad alcune prestazioni sanitarie.
“La fotografia che emerge evidenzia che il Ssn pubblico, universale, equo e solidale, così come lo abbiamo sempre conosciuto, oggi purtroppo è un lontano ricordo – ha commentato Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva e responsabile del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici- A chi dice che bisogna ripensare il concetto di universalismo, rispondiamo che ciò è già stato realizzato nei fatti attraverso una riforma non formalizzata, sulla quale né i cittadini, né gli operatori sanitari e tutti gli altri attori sono stati chiamati a dire la loro: praticamente una vera e propria riforma strisciante”.
Dopo anni in cui gli errori medici rappresentavano il problema più sentito dai cittadini, in cima alla lista delle deficienze ci sono liste di attesa, ticket e accesso alle prestazioni sempre più difficile.