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Azzera la bolletta

Attualità

Sono la ragazza della bici rossa…

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Tempo di lettura: 3 minuti

Io Adelfia Franchi, giornalista ed appassionata di bike, in uno scambio di ruoli immaginari. Automobile o bici? Pericolo o amore per la natura? Da oggi la bici è donna!

 Di Adelfia Franchi

Cara GrossetoCiclabile, ti scrivo perchè ieri per caso mi sono imbattuta in una ciclista, si, una  donna in bicicletta, la versione quotidiana della donna felice, un’ immagine di una ritualità ben definita, un’ immagine magica che all’ improvviso perdo, una parentesi…Ipnotizzata dal rumore del traffico cittadino e dal odore acro dello smog la mia ciclista scompare, baciata dal sole, scappa via, pedala veloce alla ricerca del suo posto preferito, un libro nel cestino, il tempo guadagnato alle file delle auto…Il potere della libertà, guadagnato a colpi di pedali all’ improvviso si restringe alla prima rotatoria, bella, grande, piena di margherite bianche.

Oggi con la mia bici rossa vado a piangere sulla tomba della mia ciclista, deposito margherite bianche raccolte dalla grande e bella rotatoria.

Oggi fa notizia solo quando muore …, si, quando muore un ciclista per molti è quasi un sollievo.

I titoli dei giornali, quando la notizia viene riportata , di solito non è: muore una persona investita da un auto, è solo un ciclista, ingombrante, uno che rallenta il traffico, per tutti ha sempre torto, non rispetta le regole, è in contro senso, non ha le luci, ha attraversato sulle strisce pedonali senza scendere dalla bici, se poi a guidare quel veicolo è una donna , ahimè, irripetibile. Dal punto di vista umano sono aumentate e cambiate tante cose, andando in giro si avvertono situazioni di pericolo che, minacciano spesso di sovvertire in parte cose e progetti già fatti. Progetti che entrano nelle scuole, dove ci sono bambini che ancora sognano come regalo “la bici”. Bisogna guadagnarsela questa bici, come quando eravamo piccoli noi, e per averla bisogna studiare, seguire tante lezioni, come?

 

LE DUE RUOTE SONO DI MODA ? LA BICI SI DECLINA AL FEMMINILE…

Siamo in tante a farlo, cosa? Ma che diamine, a seguire la moda, con una gonna, una scarpetta con suoletta di gomma, ma, perchè no, un tacchetto che ci rende meno maschiacce, su un mezzo di locomozione che da una statistica di FIAB, su 4 milioni di ciclisti, una buona fetta siamo donne.

18 mila km le ciclabili mappate dalla federazione. Il mondo della moda fa festa con la bici, i telai si tingono di rosa, i manubri cambiano proporzioni, abbiamo braccia e mani più piccole, in libreria spopolano libri con consigli per “donne in bici”.Trussardi, Gucci, Hermes, le griffes del fashion hanno riscoperto le due ruote.

 

 RISCOPRIRE LA BICI, FENOMENO SOCIALE?

I gruppi di ciclisti della domenica sono sempre più numerosi, per riscoprire il territorio, per creare un evento, per far si che non si dimentichi (Bici Bianca), (Salva Ciclisti)…In bici si può andare anche in vacanza, sono tantisimi gli alberghi che hanno il rifugio bici gratuito, si fanno percorsi misti;TRENO-BICI, sicuramente, a differenza di altri paesi europei, in Italia , su questo fronte c’è ancora molta strada da percorrere.

I benefici in termini di salute sono molteplici, meno smog nelle nostre città, meno consumo di carburante, quindi , risparmio di soldi, e, vogliamo parlare del tempo? Mentre gli altri sono fermi in fila, noi , rigorosamente in fila indiana, li superiamo fino all’ incrocio, ci fermiamo al semaforo rosso, poi al verde, via! pedalando verso l’ ufficio…e, dalla borsa sbucano scarpe tacco 12…

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