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ITALIAN REPUTATION AWARD. Premiate le eccellenze italiane a New York

L’Istituto Italiano di Cultura, su Park Avenue a New York, ha assegnato il prestigioso Italian Reputation Award, che celebra l’eccellenza italiana in vari settori. Tra gli italiani premiati anche la Prof.ssa Annamaria Colao, scienziata pluripremiata a livello mondiale.
di Angela Celesti
L’Istituto Italiano di Cultura, su Park Avenue a New York, una realtà nata nel 1961 per la volontà del Governo italiano di promuovere la lingua e la cultura italiana negli Stati Uniti d’America, lo scorso 18 gennaio 2025 ha assegnato il prestigioso Italian Reputation Award.
Sotto la guida del Ministero degli Affari Esteri, l’Istituto valorizza gli scambi culturali tra Italia e Stati Uniti in diversi settori: dalle discipline umanistiche alla scienza, alla tecnologia, alle arti… Si potrebbe definire una “finestra” sui principali aspetti culturali e sociali tra i due paesi per migliorare l’immagine dell’Italia nel mondo.
Nell’ottica di questo proficuo scambio, il Premio di Poesia “Italiani per il Futuro”, il “Premio New York” e, nella sua seconda edizione, l’Italian Reputation Award, che celebra l’eccellenza italiana in vari settori, individuando le personalità che portano il nome dell’Italia nel mondo. Il premio, risultato dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura newyorkese – diretto dal prof. Fabio Finotti – e Reputation Research, è guidato da Davide Ippolito.
Il riconoscimento nasce dalla convinzione che consolidare l’italianità nel mondo sia importante per le generazioni italo- americane per non interrompere quel legame culturale che ha sempre unito i due paesi, un legame molto sentito nelle comunità italiane in America che hanno reso eccellente il nostro paese, una comunità di imprenditori, studiosi, scienziati, artisti… Il “genio italiano” ancora attrae e affascina.
Tra i protagonisti dell’Italian Reputation Award 2025: Mons. Dario Edoardo Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti (2011-2016), Matteo Zuretti manager di NBA, il Visual Designer Emiliano Ponzi, il giornalista Mario Calvo-Platero, Alfonso Cerutti di Luxottica, l’oncologo Virginio Sacchini, Pasquale Punzo di Cannon Artes e la Prof.ssa Annamaria Colao, scienziata pluripremiata, Cattedra UNESCO Educazione alla Salute presso l’Università Federico II di Napoli dove è Ordinario di Endocrinologia.
E la La Colao, unica donna ad aver avuto il premio in questa edizione, durante la cerimonia ha affermato: “Mai avrei immaginato l’assegnazione di un premio così prestigioso che ha fotografato tutto il mio lavoro di questi anni in ambito scientifico”. Il suo lavoro, rilevante e imponente da un punto di vista scientifico, è andato oltre il suo ruolo di professore di endocrinologia, contribuendo con la sua visione ad apportare nuove sfide nel concetto di nutrizione e salute, un tema che necessita di un approccio mondiale sostenibile, nel rispetto dell’essere umano in una società che, nell’intento di produrre cibo “globalizzato”, ha perduto le specificità alimentari come quella dell’enorme patrimonio costituito dalla cosiddetta dieta mediterranea, che il fisiologo americano Ancel Keys, già dagli anni Sessanta del secolo scorso, aveva evidenziato come “eccellenza italiana” della cultura alimentare.