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Cinema & Teatro

Isabel Russinova nel docufilm Eva degli Iris, racconta ed anima Eva Mameli Calvino, scienziata internazionale e prima botanica ed ambientalista italiana

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Intervista a Isabel Russinova che in teatro come al cinema porta alla ribalta personaggi femminili importanti per la storia dell’umanità ma spesso poco conosciuti, come la regina etrusca Tanaquilla o come Eva Mameli Calvino, scienziata internazionale e prima botanica ed ambientalista italiana

by Tiziana Primozich

Isabel Russinova da tempo sia da drammaturga che come attrice, in teatro come al cinema porta alla ribalta personaggi femminili importanti per la storia dell’umanità ma spesso poco conosciuti, come la regina etrusca Tanaquilla o come Eva Mameli Calvino presentato in anteprima in un evento speciale al Senato della Repubblica, ma chi è Eva Mameli Calvino e perchè ha scelto proprio questa figura di donna?

 

La mia grande passione per la storia e le storie, mi ha spinto a leggere molto e voler approfondire la nostra memoria, in particolare mi sono sempre interessate le figure femminili. La donna, madre e centro focale dell’umanità, osannata, offesa, criticata, martoriata, amata, ma indiscussa luce perennemente accesa, quante storie di donne sono state occultate, bistrattate, riscritte, cancellate e allora, anche se solo piccole gocce in un infinito oceano, la mia passione di cercarle, ricordarle animarle mi illude di fare qualcosa per loro e per noi, mi riempie di felicità e mi fa sentire un pò utile al prossimo, perchè nel ricordare la vita speciale di chi è stato prima di noi sicuramente ci stimola la riflessione e forse  ci porta ad essere migliori.

Eva Mameli Calvino è stata la prima botanica italiana, un grande scienziata internazionale, ha seguito progetti nelle Americhe in Europa e, se per esempio Sanremo è diventata la “riviera dei fiori” lo dobbiamo ai suoi studi sulle rose che hanno moltiplicato specie e varietà. Eva Mameli ha affrontato tutta la sua vita con coraggio, generosità, la sua è un‘esistenza spesa come missione a favore della ricerca, dell’ambiente, della donna, dei giovani, insomma della della vita sulla terra. Una figura straordinaria che è stata madre di persone straordinarie come Italo Calvino, uno degli scrittori ed intellettuali del nostro secolo scorso più interessanti ed amati e Floriano Calvino, geologo, ricercatore, studioso, a lui si deve, tra l’altro la verità sulla vicenda della strage del Vajont.

Ho scritto prima “Eva degli Iris” un testo teatrale che ha animato la figura di Eva Mameli Calvino in molti teatri, poi è nato il docufilm, dallo stesso titolo. La mia sceneggiatura ha incontrato l’interesse e il sostegno di partners come La Società Dante Alighieri Italia, La Società Dante Alighieri Cuba, la Fondazione di Sardegna, le Università La Sapienza e l’Università di Sassari, gli Stati Generali delle donne, l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Il film è stato presentato in anteprima al Senato della Repubblica e continuerà il suo percorso sia attraverso eventi speciali, che nelle sale d’essai. Il film che è distribuito da Galassia Distribuzione, ora sta facendo il suo percorso ai festival di settore e sarà presto disponibile sulle piattaforme cinematografiche. Eva degli Iris, che mi vede autrice del soggetto, della sceneggiatura, art director per scene e costumi e ricerche vede la partecipazione di Macri Martinelli Carraresi (Eva giovane), mia figlia, è stata anche questa un’esperienza molto interessante; Macri ha un incredibile somiglianza con la giovanissima Eva, ed è stato molto stimolante per entrambe misurarci sul set con questo personaggio, mi piace molto dirigere gli attori, individuare la giusta intensità nello sguardo , nella flessione della voce, nell’energia di come viene detta una battuta. Eva adulta è affidata all’interpretazione di Claudia Portale, giovane talentuosa duttile attrice (anche cantante). Nel cast anche Alessandra Prozzo (il flauto) la mia partecipazione nel ruolo di Dafne e quella in voce di Alessio Caruso. Il film che gode di un impianto multidisciplinare capace di coniugare tutte le arti, cinema, materiale documentario, teatro, arte, sullo schermo ci sono anche le mie tavole, illustrazioni, che come in una sorta di storyboard si innestano nel racconto e si amalgamano a momenti affidati alla IA.   Le musiche originali sono del Maestro Fabio Lombardi. La coregia, come sempre è di Rodolfo Martinelli Carraresi, mio compagno di vita, con il quale da sempre condivido scelte registiche e lavorative.

Attrice, scrittrice, drammaturga, giornalista, regista in quale di questi ruoli si sente più a suo agio?

Sono i progetti ad ispirarmi e a conquistarmi, è la fascinazione di un argomento, di un personaggio, del suo tempo e della sua personalità che mi vengono a cercare, mi invitano a studiare, a sapere di loro e così inizia la scrittura, che parte con dei disegni su un quaderno, i tratti di un volto, un luogo, un atmosfera, quella  voce, quel  sussurro interiore che ci accompagna quando leggiamo un libro , per esempio, ed immaginiamo visi e luoghi esclusivi usciti da quelle pagine, che saranno solo nostri per sempre anche se nati  dalle pagine di un racconto, poi arrivano le parole e così nasce un testo che essendo partito da  visioni, da emozioni va a guardare per lo più a proposte multidisciplinari, teatro, cinema, musica, combinazioni di discipline atte a offrire emozioni. Quando ero bambina amavo fantasticare, disegnare, immaginare e leggere, ho sempre letto moltissimo e in maniera silente desideravo un giorno declamare versi in un grande teatro, ma anche fissare le mie immaginazioni, le storie della mia fantasia nelle pagine di un libro.  Fin da bambina sono sempre stata molto attratta dalla storia e dal viaggio, ho inseguito il mio sentire, ed eccomi qui a lasciare ardere le mie passioni senza preferirne nessuna ma soltanto assecondandole.

E’ utile al giorno d’oggi che un artista sia impegnato nel sociale?

Assolutamente. Credo che un artista abbia la grande responsabilità, non solo di animare storie, personaggi, emozioni attraverso la propria arte, ma anche e soprattutto lanciare messaggi, suggerire verità, emancipare, stimolare conoscenze e curiosità verso il prossimo, il suo impegno può avere un impatto speciale perchè condotto dall’intensità dell’arte.

Anche per questo, da ormai otto anni porto avanti il mio TEHR, festival dedicato ai diritti umani, raccontati attraverso le arti, cinema, teatro, arte visiva, musica, letteratura hanno una grande responsabilità e potenzialità sociale e il ruolo dell’artista è ed è stato sempre focale in questo senso, la storia lo racconta. La generosità, immediatezza, sensibilità di un artista quando è sincera ed appassionata può essere di grande aiuto al prossimo. Credo che l’arte e la bellezza siano espressioni vitali per l’esistenza dell’uomo.

 Che bilancio fa del suo percorso, di tutto ciò che nel tempo ha realizzato?

La vita è un cammino verso l’ignoto ma ci permette, attimo dopo attimo, di costruire la nostra strada; certo non siamo soli a scegliere e decidere, sono anche le occasioni, gli avvenimenti, quelli intorno a noi e quelli più grandi di noi. Per quanto mi riguarda, io mi sono sempre affidata alla curiosità e alla voglia di conoscenza e sono infinite le strade che vorrei ancora percorrere e comunque, se devo fare un bilancio, dico che ho avuto fino ad ora la fortuna di incontrare tante persone, luoghi e stimoli interessanti che mi hanno permesso di crescere umanamente ed intellettualmente, la vita poi mi ha fatto il regalo più grande, quello  di essere madre e questo mi ha dato tanto di più.

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