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Immigrati risorsa per l’Italia: producono 6 mld di Irpef e 7,5 di Inps

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este_08113115_31420Kyenge, rimettere al centro i diritti  delle persone per affrontare emergenza migranti

Roma, 17 giugno – “Il fenomeno migratorio non puo’ essere considerato transitorio e, guardando ai numeri e’ evidente come gli immigrati producano piu’ welfare di quello che consumano. Per questo e’ necessario rimettere al centro le persone e i loro diritti, per trovare soluzioni e interessi comuni”. Cosi’ il ministro all’integrazione Cecile Kyenge all’Assemblea nazionale dei delegati migranti e Comitato centrale Fiom, in corso oggi a Modena presso la sede Cgil, dal titolo ‘Cittadinanza, democrazia, lavoro, reddito: diritti di tutti’. “I lavoratori regolari e residenti in Italia versano annualmente piu’ di 6 miliardi di euro di Irpef e 7,5 miliardi di versamenti Inps- spiega Kyenge- mentre contemporaneamente i redditi non sono uguali: in Emilia-Romagna i lavoratori con meno di 34 anni, per esempio, hanno un reddito in media del 25% piu’ basso rispetto ai lavoratori italiani”. Un valore aggiunto in termini di welfare dunque che entra nelle casse dello Stato anche perché  rispetto ai contributi versati molto spesso gli immigrati, che rimangono in Italia solo per un periodo della loro vita, “non usufruiscono dei contributi versati per la pensione perche’ non la riscattano, mentre molti altri non godono del sostegno della cassa integrazione, perche’ spesso assunti da piccole o piccolissime aziende”.  A livello nazionale “se il lavoro nero venisse regolarizzato, per le casse dello Stato sarebbero entrate per altri 5 miliardi di euro”, conclude  il ministro che al termine del suo intervento ha sollecitato un minuto di silenzio dedicato ai migranti morti nel Mediterraneo nei recenti tentativi di sbarco.

 

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