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Cinema & Teatro

Emma: il “cortocircuito” che trasforma il silenzio in voce, il dolore in luce

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Tempo di lettura: 3 minuti

C’è un dolore che non urla, ma che lacera. Una battaglia che si combatte ogni giorno, nell’ombra, tra ospedali, sguardi smarriti e porte che si chiudono. E c’è chi ha scelto di raccontarla con il cuore in mano e la macchina da presa accesa.

di Laura Marà

A San Vito sullo Ionio, piccolo borgo tra le colline della Calabria, è nata un’associazione che ha deciso di sfidare l’indifferenza: ProduzionIInversa. La sua missione è chiara: creare cinema che lasci il segno, che scuota, che emozioni, che risvegli coscienze.

L’associazione ha deciso di farsi portavoce di una battaglia silenziosa e spesso ignorata: quella contro la sindrome PANS/PANDAS. E lo fa attraverso il cortometraggio “Emma – Cortocircuito”, un’opera che mescola arte e realtà, informazione e sensibilizzazione, resilienza e speranza.

Emma è una ragazza piena di sogni: vuole diventare biologa marina, ama il mare, la libertà, le stelle. Ma un giorno tutto si spezza. Il suo corpo comincia a muoversi senza controllo, la mente si riempie di nebbia, i pensieri si perdono. È come se qualcuno avesse spento la luce. Inizia così un viaggio fatto di diagnosi incerte, ospedali affollati, farmaci sbagliati, promesse che si dissolvono. Nessuno sa darle un nome, nessuno sembra voler davvero ascoltare.

Ma Emma non è sola. Ha accanto la forza di una famiglia che non smette di lottare, e l’amore di un’amica d’infanzia che non la lascia un secondo. Insieme, affrontano un sistema che spesso preferisce ignorare ciò che non capisce. Insieme, rompono il muro dell’indifferenza.

Il corto sarà girato interamente in Calabria, con attori e tecnici del territorio. Una scelta che non è solo logistica, ma poetica. Perché questa terra forte, autentica, spesso dimenticata è il simbolo perfetto di una rinascita possibile ed è sotto la sua luce calda e sincera che anche il dolore trova spazio per essere raccontato.

ProduzionIInversa crede nel potere delle storie ed “Emma” è una storia vera, toccante, intensa, necessaria. Una storia che parla a chiunque abbia mai visto qualcuno soffrire senza risposta. Una storia che vuole illuminare una malattia sconosciuta ai più, ma devastante: la PANS/PANDAS, una sindrome neuropsichiatrica che colpisce bambini e ragazzi, con sintomi improvvisi e destabilizzanti. Una malattia che ruba il tempo, la stabilità, la serenità. Ma non la speranza.

Il progetto ha già attirato l’attenzione di importanti realtà del panorama cinematografico indipendente, ricevendo inviti a concorsi nazionali e il patrocinio del Consiglio Regionale della regione Calabria. Perché il messaggio è forte, e urgente: rendere visibile l’invisibile.

Dietro ogni sguardo perso, dietro ogni bambino che cambia all’improvviso, c’è una storia come quella di Emma. Una storia che merita di essere ascoltata. Una storia che, grazie a questo cortometraggio, potrà arrivare al cuore di molti.

“Emma Cortocircuito” non è soltanto un’opera cinematografica, ma un segnale forte, necessario. E forse sarà proprio questa luce, discreta ma potente, quella che molti stavano aspettando per sentirsi finalmente visti, riconosciuti, compresi.

 

Sito ufficiale ProduzionIInversa
www.produzioniinversa.com

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