Politica
Divina (Ln), le riforme costituzionali partono male se si basano sul Nazareno

Il vice capogruppo della Lega nord al Senato, Sergio Divina, esprime con forza la necessita’ di restituire al popolo la possibilità di scegliere i parlamentari: stop a liste bloccate
Roma, 9 luglio – ”Partono male le riforme costituzionali che si basano su un patto a due del Nazareno, e si pretende di trasformare lo Stato a suon di numeri di maggioranza. Infatti si e’ subito assistito ad importanti defezioni negli stessi partiti, Pd e Fi, che avrebbero dovuto garantire la tenuta dell’impianto originario”. E’ quanto afferma il vicepresidente dei senatori della Lega Nord, Sergio Divina che, riguardo appunto la Lega ha constatato ”che e’ stato concesso solamente di migliorare la bruttura iniziale che, svuotando le Regioni di poteri reali e non prevedendo piu’ le Province, avrebbe dato il via ad un pericoloso periodo di neo centralismo statalista sulla falsa riga di un ventennio ancora non dimenticato”. Infatti, e’ il pensiero di Divina ”ragionando e spiegando le nostre posizioni in commissione, siamo riusciti a mantenere il senso delle Regioni, salvaguardare le Speciali, consentire poteri reali ai territori, introdurre i costi standard, vero snodo per risanare le finanze dello Stato, nonche’ abbassare il quorum per la validita’ dei referendum che se portato ad un milione di firme (come previsto nel testo iniziale) avrebbe significato eliminare nella sostanza l’unico strumento di autentica partecipazione popolare”. ”Restano ancora i nodi dell’elettivita’ del Senato – rileva il parlamentare trentino – e pero’ pensiamo che la prossima Camera verra’ eletta con l’Italicum (sempre previstonel patto del Nazareno) con liste bloccate e senza preferenze, e la volonta’ dell’attuale maggioranza e’ di avere anche il nuovo Senato non elettivo. Cosa andiamo a raccontare ai cittadini che ci stanno chiedendo da anni di poter contare qualcosa in piu’ nella scelta dei propri rappresentanti parlamentari? – conclude Divina – Un po’ di coerenza ora e’ d’obbligo”.
Fonte: Agenzia di Stampa Asca