Arte & Cultura
AGAPE e Rotary, un Caffè Letterario per educare attraverso la cultura

Tema portante dell’incontro: la promozione dei valori civici e sociali tra le giovani generazioni, con un omaggio sentito a Luigi Pirandello
A SAN BENEDETTO DEL TRONTO – 14 giugno 2025.
di Laura Marà
Un pomeriggio denso di emozioni e riflessioni quello svoltosi presso lo storico Caffè Florian di San Benedetto del Tronto, dove ha avuto luogo il sesto incontro mensile dell’Accademia AGAPE – Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, in sinergia con il Rotary eClub of Latinoamerica. A curare l’evento il dott. Antonio Lera, psicoterapeuta, scrittore e promotore culturale. Tema portante: la promozione dei valori civici e sociali tra le giovani generazioni, con un omaggio sentito a Luigi Pirandello, evocato attraverso una delle sue più penetranti riflessioni:
“Chi vive, quando vive, non si vede: vive. Se uno può vedere la propria vita, è segno che non la sta vivendo più: la subisce, la trascina.”
Ospite d’onore dell’appuntamento, Vincenzo Di Bonaventura, attore, regista e scrittore originario di Roseto degli Abruzzi, tra i più intensi interpreti del teatro contemporaneo. La sua presenza ha conferito all’incontro una dimensione fortemente emozionale e teatrale. Di Bonaventura ha dialogato con il pubblico sulla funzione sociale dell’arte, sulla responsabilità civile dell’attore, e sulla forza ancora viva delle parole dei grandi autori.
Il ritratto dell’artista
Nato il 21 luglio 1950 a Roseto degli Abruzzi, Vincenzo Di Bonaventura ha intrapreso il suo cammino artistico a Venezia nel 1974, calcando i palcoscenici con compagnie come il Teatromodo e il Teatro Universitario Ca’ Foscari. Direttore artistico del Teatrlaboratorium Aikot 27 di San Benedetto del Tronto dal 1983, ha dato vita a oltre cento spettacoli come attore solista, oltre a firmare regie e testi teatrali. Con una poetica profonda e un’energia scenica rara, ha interpretato i grandi del pensiero letterario, da Shakespeare a Dante, fino a Pirandello.
Una platea di pensiero e talento
L’incontro, moderato con finezza dallo stesso dott. Lera, ha visto la partecipazione di numerose figure del mondo culturale locale e nazionale: Eugenio Ravo, Eva Maria Capriotti, Marzia Monardi, Laura Marà, Alessandra Bucci, Graziella Carassi, Maurizio Lera, Pasqualino Piunti, Gabriele Partemi e Miriam Pasquali. Ogni voce ha aggiunto un tassello prezioso, facendo del confronto un laboratorio fertile di pensiero, creatività e visione. In chiusura, il giovane talento Francesco Ranalli, allievo presso il Conservatorio Braga di Teramo, ha incantato la sala con tre brani di chitarra classica, donando al pubblico un momento di intensa bellezza musicale.
Prossimo appuntamento: Atri
Il cammino dell’Accademia AGAPE non si ferma. Il prossimo appuntamento è fissato per il 26 giugno ad Atri, presso il Renè Gelateria Caffè, dove il dott. Lera presenterà il suo libro “Quando i poeti tacciono”. Un’occasione preziosa per riflettere su poesia e silenzio, con un omaggio speciale ad Eugenio Montale.
Nel tempo delle connessioni digitali e delle parole spesso svuotate di senso, iniziative come questa ricordano il potere insostituibile dell’incontro umano, della parola detta, della memoria condivisa. La cultura – come ha ricordato Di Bonaventura – “è un respiro profondo nel mezzo del frastuono”. E il 14 giugno, al Caffè Florian, quel respiro si è fatto coro.