Cinema & Teatro
“28 motivi per innamorarsi” di Jannifer Lane, e la forza dei sentimenti salverà il mondo

“28 motivi per innamorarsi“, è tratto dal bellissimo testo dell’autrice inglese Jennifer Lane, nella traduzione di Enrico Lutmann, prodotto da La città degli artisti, con l’ottima regia di Fabrizio Coniglio
By Isabel Russinova
“28 motivi per innamorarsi “, il bellissimo testo, con tanti punti di riflessione, dell’autrice inglese Jennifer Lane, nella traduzione di Enrico Lutmann, prodotto da La città degli artisti, con l’ottima regia di Fabrizio Coniglio, che ha curato anche adattamento, scene, costumi e selezione musicale, dopo il successo alla Prima Nazionale al Festival di Borgio Verezzi e quella al teatro Off Off di Roma, uno degli spazi con programmazione di drammaturgia contemporanea più interessanti della Capitale e altri bei debutti, continua il suo percorso in tournée.
Il successo di 28 motivi per innamorarsi è il risultato di un perfetto amalgama di ingredienti, la bellezza del testo, i dialoghi serrati, la regia originale e dinamica che ha saputo dirigere al meglio i due convincenti protagonisti, Pino Quartullo e Roberta Giarrusso. I due attori, che hanno già lavorato insieme nel film di Massimo Cappelli, E buonanotte, mostrano un bell’affiatamento, offrendo spessore e lievità, naturalezza e verità, nelle giuste dosi, allo spettacolo.
Il racconto ha come protagonista una coppia in procinto di separarsi, dopo la devastante perdita dell’amato figlio che ha squassato il loro equilibrio ma, prima dell’addio definitivo, decidono di incontrarsi per sottoporsi ad una prova psicologica, un test di ventotto domande dalle quali scaturiranno altrettante risposte che sapranno offrire la verità sul loro rapporto o meglio sul loro amore. Le ventotto domande diventano pretesto di riflessione, trascinano ricordi, attimi di vita vissuta che porta con sé sofferenze, nostalgie, ma anche risate ed emozioni d’amore.
Il pubblico segue rapito il susseguirsi delle emozioni dei protagonisti che tracciano, con verità di espressione, la propria storia di esseri umani simile a quella di tanti, un susseguirsi di declinazioni di sentimenti, paure, fragilità in cui riusciamo a ritrovarci, in cui ci specchiamo, tutto questo rende, nell’incalzare della storia, lo spettacolo denso di spunti sui quali pensare e discutere, cosi come il teatro deve essere, luogo di osservazione, incontro e crescita.