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Cinema & Teatro

Ti ho sposato per allegria, l’iconico testo della Ginzburg torna a brillare con la regia di Emilio Russo

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Tempo di lettura: 3 minuti

Al Teatro Quirino di Roma Ti ho sposato per allegria il grande testo di Natalia Ginzburg, in tournee per la regia di Emilio Russo.

di Isabel Russinova

Anche il Teatro Quirino di Roma ha potuto offrire, nella propria programmazione, al pubblico della Capitale Ti ho sposato per allegria il grande testo di Natalia Ginzburg, in tournee per la regia di Emilio Russo, appuntamento tra i più attesi, il cui successo romano non ha disatteso le aspettative.

Ti ho sposato per allegria, scritto nel 1965, affronta con affascinate spessore e leggerezza, tipico della penna della Ginzburg, tematiche sociali innestate in dinamiche amorose e famigliari.

Al centro un matrimonio borghese quello tra Pietro, avvocato bello e ricco e Giuliana ragazza povera dalla vita sfortunata e intorno tanti personaggi reali e raccontati che si intersecano animando la trama fatta di tradimenti, ripensamenti, divorzi, miserie e infelicitèà di ordinaria umanità. A proposito della commedia, la prima dei suoi undici lavori per il teatro, l’autrice dice, ”Ero molto triste e poi scrivendo è venuta fuori una cosa allegra”.

La messa in scena firmata da Emilio Russo, regista e direttore artistico tra i più attivi, interessanti e coraggiosi del nostro paese, ora alla guida del Teatro Menotti di Milano, vede protagonisti gli attori Giampiero Ingrassia, Marianella Bargili, Lucia Vasini, Claudia Donadoni e Viola Lucio, le scene di Fabiana di Marco e i costumi di Pamela Aicardi, così racconta le sue idee e il suo lavoro sulla commedia, ”Ti ho sposato per allegria, nel suo inconsueto articolarsi tra assenze e presenze, è una sorta di vertigine, di labirinto che conduce nello stesso punto dal quale si è partiti, forse cercando un altro percorso, chissà, da qualche parte, prima o poi si dovrà uscire o forse no, proprio come in quella cosa che continuiamo a chiamare vita” e ancora ”la commedia non è buonista ne consolatoria, i sentimenti, nel bene e nel male, li hanno i personaggi evocati e viventi, attraverso il racconto, tanti, tantissimi e forse sono la vera genialità di questa commedia, personaggi che costruiscono un mondo intero ma anche un’epoca segnata da cambiamenti straordinari che poi, dopo pochi anni esploderà nella rivolta, nelle conquiste sociali, nello scontro generazionale, nello scontro di genere, nello scontro politico”.

“La Ginzburg, che scrive la commedia nel 1965, da intellettuale militante e femminista, non può che occuparsi di questo cambiamento che sente sotto pelle e vede nei comportamenti e nelle strade, lo fa con leggerezza, fa volare in cielo parole tabù come aborto e divorzio, facendo capire al pubblico borghese dei teatri dell’epoca che queste saranno conquiste inevitabili e che indietro non si torna” e ancora, conclude Russo “per questo sono convinto che non sia giusto modificare, adattare o tanto meno modernizzare il testo, sono convinto che vada contestualizzato a quella metà degli anni ‘60 cosi lontani e cosi vicini e far risuonare parole e situazioni al cuore e all’intelligenza del pubblico del tempo presente”

Il successo della commedia, in effetti ne dimostra la continua modernità, come del resto sono gran parte delle intuizioni e delle opere della Ginzburg.

Natalia Levi Ginzburg( 1916-1991), padre ebreo- triestino, madre cattolica- milanese, cresciuta a Torino con educazione atea, due matrimoni ( il primo marito fu perseguitato, torturato e ucciso nel 1944 ), madre di due figli portatori di handicap, ha attraversato quasi tutto il ‘900 imponendosi come scrittrice( Premio Strega per Lessico Famigliare nel 1963) drammaturga, giornalista, traduttrice e politica (partito comunista) è senza dubbio una delle figure femminili più intricate, controverse e affascinanti tra le intellettuali del secolo scorso e cosi diceva, “l’artista non scrive una frase perche è bella, ma perchè è vera e non è artista chi sacrifica la propria verità per amore di una bella frase o una bella parola”.

Ti ho sposato per allegria è una Produzione Tieffe Teatro, Compagnia Moliere e Teatro Quirino.

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