Politica
Sottosegretario Vicari: accrescere presenza imprese italiane in Repubblica Ceca

Conclusa missione a Praga. Più opportunità per aziende innovative
Roma 16 ottobre 2015 – “La crescita della presenza imprenditoriale italiana all’estero è per il Governo un motivo di grande orgoglio. Abbiamo buone potenzialità per rendere sempre più forte il legame con la Repubblica Ceca, non solo nei settori tradizionali in cui l’Italia è già presente, quali automotive e metalmeccanico, ma anche in quei settori che presentano margini di crescita per la nostra industria quali nanotecnologie e tecnologie avanzate, aerospazio, energia & ambiente, life sciences, Hi-Tech, ICT, Business Support Services e Green Mobility”. Lo ha detto il Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Simona Vicari al termine della missione nella Repubblica Ceca dove ha avuto incontri con il Vice Ministro dell’Industria e del Commercio, con il Vice Ministro dei Trasporti, con il Sindaco di Praga e con la comunità imprenditoriale italiana.“Non possiamo che considerare con estremo interesse il prossimo sviluppo della rete infrastrutturale e dei trasporti, per il quale il Governo ceco ha approvato il Piano Nazionale per la realizzazione delle nuove autostrade, in particolare per il Corridoio 6 e il completamento della circonvallazione di Praga, che potrà vedere protagoniste le nostre imprese con la loro esperienza e la loro competenza. L’iniziativa di oggi vuole essere l’occasione per fornire alle imprese italiane presenti un quadro completo dei progetti infrastrutturali varati dalla Repubblica Ceca, che potranno essere realizzati anche con il sostegno finanziario dei Fondi Strutturali 2014-2020 e da organizzazioni finanziarie internazionali e per favorire l’incontro tra operatori di settore italiani e locali per la partecipazione congiunta a gare e accordi”, ha dichiarato il Sottosegretario Vicari. L’interscambio tra i due Paesi si è attestato nel 2014 al di sopra dei 9,5 miliardi di euro. La Repubblica Ceca sta facendo registrare tassi di crescita tra più elevati in Europa (previsioni di oltre il 5% per il 2015), segno di grande vitalità e di una definitiva inversione di tendenza rispetto agli anni successivi alla crisi del 2008. Sempre nel 2014 l’Italia rappresentava sia il 7° Paese Cliente (dietro Germania, Slovacchia, Polonia, Regno Unito, Francia e Austria), con una quota pari al 3,7%, che il 7° Paese Fornitore (preceduto da Germania, Polonia, Slovacchia, Cina, Paesi Bassi e Austria), con una incidenza relativa del 3,9%.