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Politica

Minori, Fedeli (PD): “Per i diritti delle bambine la sfida più grande è quella dell’istruzione”

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Fedeli: ” inquietanti sono quelle stime che ci parlano di ancora 68,2 milioni di bambine lavoratrici nel mondo oppure di 720 milioni di donne che si sono sposate prima della maggiore età”

image004Roma, 13 ottobre- “Con il Dossier Indifesa, Terre des Hommes ci fornisce dati drammatici che riguardano gli aborti selettivi e l’infanticidio di neonate femmine, oppure il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili, che seppur in diminuzione continua a rappresentare un grave rischio per molte bambine e ragazze, così come inquietanti sono quelle stime che ci parlano di ancora 68,2 milioni di bambine lavoratrici nel mondo oppure di 720 milioni di donne che si sono sposate prima della maggiore età; ci sono cambiamenti importanti che occorre continuamente monitorare e su cui l’Italia dev’essere in grado di esercitare la massima influenza sociale, culturale e politica in difesa dei diritti delle bambine e delle ragazze”.  Lo scrive la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli nel messaggio inviato alla presentazione della Quarta Edizione del Dossier “Indifesa” di Terre des Hommes, sulla condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo, svolta il 7 ottobre presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. “L’Italia – prosegue il messaggio di Valeria Fedeli – è oggi chiamata più che mai, per il ruolo geopolitico che svolge in Europa e nel mondo, a moltiplicare gli sforzi per trasformare l’impegno assunto davanti alla comunità internazionale in politiche concrete in favore delle vittime di tratta e per il contrasto delle reti criminali che  si arricchiscono sulla pelle di donne e bambine. Inoltre, ho salutato con grande favore l’introduzione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sessuale in situazioni di conflitto, segno dell’impegno non più rinviabile della comunità internazionale e dei singoli Stati su un tema che mi è sempre stato a cuore e che mi ha vista, nel 2013, prima firmataria di una mozione in Senato; oggi il nostro impegno per combattere la violenza sessuale nelle situazioni di conflitto e di post-conflitto, deve andare di pari passo con la capacità di dare effettività al diritto alla protezione internazionale a donne, uomini, bambini che fuggono dalle gravi crisi umanitarie in corso in larghe parti del pianeta, e di accoglierli con dignità, sia in Italia sia nel resto nell’Unione Europea”. “Inoltre – conclude Valeria Fedeli – la sfida più grande che dobbiamo saper intraprendere riguarda il mettere in campo politiche di integrazione e di inclusione sociale che facciano leva sull’istruzione e sull’alfabetizzazione; all’interno degli stessi processi educativi, come ci confermano gli stessi dati forniti dal Dossier, dobbiamo saper costruire nuovi modelli sociali, basati su una cultura paritaria e antidiscriminatoria, che non riproduca l’idea della subalternità della donna e dunque delle bambine”.

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