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Diritti umani

L’emergenza nell’emergenza, a rischio chiusura i centri accoglienza

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La Lega italiana dei diritti dell’Uomo interviene, Enti no profit in crisi per i ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione: non possiamo più aspettare, siamo al collasso. La petizione al Premier

La Lega italiana dei diritti dell’Uomo sottolinea la gravità della sentenza di condanna dell’Italia emessa Il 28 gennaio dalla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo per i ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. Infatti alcune Prefetture non provvedono ai rimborsi per i “centri” di accoglienza dei migranti: si tratta di fondi già stanziati e da erogare come rimborsi per il lavoro svolto da numerose associazioni e cooperative.

Ove non si provvedesse in tempi rapidi gli ospiti (persone provenienti da paesi ove i diritti umani sono calpestati) dei servizi di accoglienza da un giorno all’altro potrebbero non aver più né vitto e neanche alloggio.

In questo quadro tragico sono coinvolte anche le famiglie dei lavoratori italiani che prestano la loro opera nei centri e che da mesi hanno problemi di stipendio.

Infatti gli Enti no profit che lamentano i ritardi nei pagamenti delle somme dovute dal 2018, sono ormai vessati dagli istituti bancari che, nonostante gli alti interessi praticati per erogare anticipazioni su pagamenti futuri, stanno chiedendo il rientro ad onlus e cooperative a causa dei gravi ritardi della burocrazia.

La Lega italiana dei diritti dell’Uomo chiede un intervento urgente per evitare il rischio della chiusura totale dei centri.

Qui sotto la petizione:

 http://chng.it/BvhRFttx

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