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Diritti umani

L’AIFVS e il Festival di Sanremo 2023 – Lettera aperta

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Riceviamo e pubblichiamo lettera aperta di Pina Cassaniti Mastrojeni – presidente AIFVS che lamenta il disinteresse della kermesse internazionale da poco conclusasi a Sanremo sull’importante lotta contro la strage stradale, tema sociale di fondamentale interesse per il nostro paese.

“Noi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada – sorta nel 2000 per fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti – abbiamo assistito, come molti italiani, al Festival della canzone 2023, un evento da noi considerato deludente e confusionario.

Rileviamo dai mezzi d’informazione e condividiamo l’esposto del Codacons alla Procura della Repubblica di Imperia sul comportamento di Blanco, che ha dato in escandescenze danneggiando il palco, l’esposto all’Antitrust ed all’AgCom per verificare la possibile pubblicità occulta, e la possibile violazione del codice per la difesa dei minori. Un evento che ha diffuso in Eurovisione un’immagine dell’Italia disorientata sul piano della cultura e dei valori, un’immagine da dimenticare: un’Italia, o un evento organizzato dalla Rai, che scambia la libertà come possibilità di fare qualunque cosa, senza far trasparire che se la libertà non ha dentro di sé il senso del limite è libertinaggio, prepotenza, trasgressione, violenza. Non traspare, infatti, autorevolezza, o chiarezza di idee, di fronte ai comportamenti incivili, non stigmatizzati nel momento in cui sono compiuti, e così rafforzando nei ragazzi l’imitazione e l’emulazione, per andare anche oltre. Il tutto è diseducativo, contrasta, offende e, con l’ampia diffusione pubblicitaria legata a superficialità, ostacola o rende improduttivo il nostro impegno per fermare la strage stradale, la nostra azione di sensibilizzazione nelle scuole e nei contesti sociali.

Ed è proprio questa (sub)cultura dell’immediatezza e della superficialità che non ha permesso di cogliere l’importanza della nostra richiesta di far passare, in un evento di grande coinvolgimento, un messaggio fondamentale a favore della vita, che riguarda tutti: “Ogni vita è preziosa. Fermiamo la strage stradale! è un obbligo morale che grava su tutti, istituzioni e cittadini: insieme si può!” Il silenzio sulla nostra richiesta ha orientato il nostro impegno al di fuori del Festival, per coinvolgere la città di Sanremo alla nostra proposta di “Zero Vittime nelle città” entro il 2030: il camper istituzionale della polizia locale partito da Rieti, città emblematica per tale obiettivo, ha percorso il territorio assieme al nostro responsabile di eventi, prof. Fulvio Iampieri, al campione di bike trial Diego Crescenzi, con testimonianze, interviste, flash mob, catalizzando l’attenzione di cittadini e turisti e promuovendo il nostro Manifesto per le Vittime, realizzato al sud, in Sicilia, ad Agrigento: un’immagine artistica con il messaggio “Esserci… o non Esserci! Basta un attimo!” e con la sollecitazione rivolta a tutti “Fermiamo la strage stradale! Istituzioni e cittadini, insieme si può!”

Si tratta di condividere l’obiettivo e, per raggiungerlo, essere responsabili sia alla guida e sia nei contesti di lavoro pubblici e privati; in definitiva, essere consapevoli che la vita non l’abbiamo creata noi, è una realtà più grande, ci supera, affonda le sue radici nel mistero infinito, è sacra: spetta a ciascun essere umano rispettarla ed amarla”.

La lettera arriva a seguito di numerosi solleciti nel pre-festival ai competenti organi istituzionali al fine di ottenere un logico spazio di informazione all’interno del festival di Sanremo su un tema così scottante, per il quale, oltre alle perdite di vite umane, il nostro paese è a rischio sanzioni Ue se entro il 2030 non avrà raggiunto gli obiettivi europei in tema di sicurezza stradale.

 

Pina Cassaniti Mastrojeni è la mamma di Valeria che il 20 giugno del ’97, a soli 17 anni e mezzo, ha lasciato in maniera fulminea e violenta questo mondo, a causa del comportamento irresponsabile di chi ha condotto una Lancia Delta integrale da rally come un pilota di Formula Uno, nella Via Università, piccola strada del centro di Messina attraversata da incroci: Valeria è stata investita e uccisa sul marciapiede di fronte alla porta di casa.

Il fratello Marcello ha riportato ferite, commozione cerebrale e trauma cranico, L’amico che era con loro ferite gravissime, restando in coma per diversi giorni.

Da quel giorno Pina non si è mai arresa, ha fondato l’associazione Familiari Vittime della Strada e lotta ogni giorno per prevenire la perdita di altre giovani vite.

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