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Omicidio nautico: il Senato approva equiparazione al reato di omicidio stradale

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Nella seduta del 21 febbraio il Senato ha approvato a larghissima maggioranza il ddl 340 che equipara il reato di omicidio stradale a quello nautico, “una legge di fondamentale importanza per la tutela della vita anche sulle nostre spiagge ed in mare” afferma Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia

Dopo una lunga battaglia condotta da Fratelli d’Italia nella scorsa Legislatura, arriva finalmente l’ok in Senato nella seduta del 21 febbraio per l’introduzione del reato di omicidio nautico nel codice penale. Approvato a larghissima maggioranza, con 140 voti favorevoli, nessun contrario e 3 astenuti, il ddl 340 del 16 novembre 2022 promosso dal senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni, ora attende il passaggio definitivo alla Camera dei Deputati per diventare realtà e colmare un vuoto normativo a maggiore tutela di potenziali vittime.

La proposta mira ad estendere al settore della nautica la disciplina per il reato di omicidio stradale (contenuto nell’articolo 589 bis del codice penale), e del reato di lesioni stradali personali gravi e gravissime (articolo 590 bis del codice penale) che prevedono la reclusione da due a sette anni, con tutta una serie di aggravanti legate alla guida di imbarcazioni nautiche sotto effetto di alcool o stupefacenti.

“Non possiamo dimenticare – dichiara Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia – il tragico incidente avvenuto nel lago di Garda nel 2021, che ha tolto la vita a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, travolti da un motoscafo, guidato da due turisti tedeschi ubriachi in corsa ad una velocità quattro volte superiore a quella consentita. Il passaggio in Senato di ieri è un chiaro segnale di questa maggioranza che si muove nella direzione giusta a difesa delle troppe vittime e sul principio di una pena, per chi commette questi reati, proporzionale al danno compiuto. Non siamo giustizialisti, ma vogliamo regole che rendano effettiva la tutela del rispetto della vita”.

“Era ed è importante – conclude la Pellegrino – perciò portare avanti questa modifica anche per garantire sicurezza al settore della nautica da diporto, fondamentale per il nostro turismo balneare e le attività sportive ad esso legate.”

“La riforma legislativa sarà utile soprattutto di fronte alle spiagge per prevenire incidenti causati da moto d’acqua e da gommoni, – spiega l’avvocato Gianmarco Cesari, che rappresenta e tutela l’associazione Familiari Vittime della Strada ed è componente del direttivo nazionale della Lidu onlus (Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo) – sarà però assolutamente necessario prevedere una corsia preferenziale nei Tribunali e sezioni specializzate per i processi che riguardano l’omicidio stradale e nautico altrimenti i processi rischiano di durare anni e l’effetto di deterrenza ne verrà meno”, una battaglia quella sui tempi del processo in materia di omicidio stradale, che l’AIFVS conduce da molti anni e che vede Gianmarco Cesari impegnato oltre che nelle aule di Tribunale, anche sul fronte istituzionale, con incontri, dibattiti e convegni in tutto il paese.

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