Ambiente & Turismo
Il Cilento: terra di filosofi ma anche di buongustai e amanti del benessere

Il Cilento è un territorio incantevole: luogo natale di filosofi come Zenone e Parmenide ma altresì di amanti del benessere e del buon cibo
di Giordana Fauci
Di recente il New York Times ha definito il Cilento “an undiscovered treasure…”, ovvero “un tesoro nascosto” e che, senza dubbio, merita di essere scoperto non solo per le sue splendide spiagge e le sue valli incontaminate ma finanche per la sua dieta mediterranea e per i suoi 500 Km di sentieri, fra boschi panoramici, storiche locande e strutture ricettive a dir poco uniche.
In effetti, da Paestum ad Agropoli, da Castellabate – set del film Benvenuti al Sud – a Marina di Camerota, per non dimenticare Sapri – ultimo paese della Costa Salernitana prima di accedere in Basilicata – è un susseguirsi di spiagge, baie nascoste e calette, spettacolari grotte e paradisiache insanature, non a caso frequentate da sub.
Ed è indubbiamente questo il motivo per cui nell’anno 2010 il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha ottenuto il riconoscimento di Geoparco Unesco, oltre ad essere stato inserito, fin dal 1997, nella Lista Unesco delle Riserve della Biosfera e ad avere ottenuto la Bandiera Blu, quale “mare più pulito della Campania…”.
Impossibile, del resto, non ricordare altre meraviglie della Costiera Cilentana: in primis Pollica, culla della dieta mediterranea e, poi, Ascea Marina, importante colonia della Magna Grecia, nonché patria dei filosofi Zenone e Parmenide e luogo di villeggiatura di Orazio e Cicerone, in epoca romana.
Perché, nel Cilento, oltre al mare cristallino e alle straordinarie spiagge, è possibile fare escursioni in boschi molto antichi e in siti archeologici, altresì avendo la possibilità di gustare del buon cibo e ponendo al contempo attenzione al proprio benessere, sia fisico che psicologico.
…Un territorio, dunque, che, tra sole e mare, tra rovine greche e natura incontaminata, pur senza dimenticare le sue affascinanti leggende e gli antichi santuari religiosi, offre scenari spettacolari: uno tra tutti la Certosa di Padula e, ancora, le spiagge di Acciaroli, Palinuro, Pisciotta… Tutte premiate con la Bandiera Blu.
Non a caso, Hemingway trovò ispirazione proprio da un pescatore di Acciaroli per la stesura de Il Vecchio e il mare.
Né va sottovalutata l’importanza della presenza dell’ottimo cibo: Pollica, ad esempio, è ritenuta “culla della dieta mediterranea”, per i salutari prodotti agro-alimentari, e i suoi sani piatti tipici, da combinare con il trekking, praticato da chi lo ama anche – ma non solo – per rimanere in forma bensì per scoprire panorami incantevoli.
…Un mondo di tradizioni e di tesori da scoprire, quindi, oltre che territorio agricolo e di turismo sostenibile, in paesi che sono in grado di ospitare un numero considerevole di persone, invero in ciascun periodo dell’anno.
E ad attirare un numero sempre più massiccio di turisti nel Cilento contribuisce, certamente, anche la sua buona cucina: piatti come i polpi affogati, le alici imbuttunate di Menaica, il ragù di castrato, le olive salella, il fagiolo di Controne, che è il più amato e, perciò, presente in ciascuna pietanza cilentana a base di fagioli.
E, poi, le gustose mulignane ‘mbuttunate, ovvero melanzane imbottite con uova, cacio-ricotta e salsa, pur senza dimenticare il fico Monnato di Prignano Cilento Dop…
…Vere delizie per il palato!
Delizie che, in ogni caso, si possono facilmente “smaltire”, considerata la presenza degli oltre 500 Km di sentieri nella natura del Cilento interno, fino al Vallo di Diano e ad Alburni: in percorso tracciati e fruibili che attraversano ben 29 comuni, tra natura incontaminata, panorami mozzafiato, incantevoli montagne, spettacolari fiumi, straordinarie gole, suggestive grotte e indimenticabili aree archeologiche come Paestum.
Una terra che è oltretutto ricca di tradizioni tese a valozirizzare i prodotti e l’arte, anche grazie alle sue sagre estive: ben 34 sagre storiche tra le quali degna di nota è quella delle lagane e fasuli co’ sazicchia arrustuta, che si tiene ogni anno ad agosto nel paese di Montesano sulla Marcellina; oppure quella che ha luogo a settembre, del Pesce Azzurro di Pioppi, nata nel lontano 1963, a base di alici e patate, fritte rigorosamente in olio di oliva, una sagra che, assieme a quella del fico bianco, impreziosisce ulteriormente il territorio.
E, poi, vi sono manufatti realizzati da valenti artigiani: i Maestri d’Ascia, in grado di costruire agili pescherecci in legno detti “gozzi”, grazie al loro paziente e certosino lavoro manuale, nel bel paese di San Marco di Castellabate, dove non pochi sono i turisti che amano soggiornare all’interno di storiche strutture ricettive, certamente rimodernate.
Perché nel Cilento ogni luogo non dimentica di apprezzare le tradizioni più antiche ma, al contempo, non teme la tecnologia e le modernità. Anzi!
Perché nella Costa Cilentana vi è un unico pensiero filosofico: garantire ad ognuno il vivere sano, che non può non generare benessere.
E, non a caso, l’offerta di benessere è oltremodo ricca, tra sistemi termali storici e innovative spa, in cui è possible usufruire di trattamenti marini sia in inverno che in estate: vere e proprie opere architettoniche, quali l’Approdo Thalasso dell’antica famiglia Rizzo che, con le sue vasche e docce alimentate dalle acque cristalline del mare di San Marco di Castellabate, si ispira ai principi del Movimento Moderno di Le Corbusier, garantendo totale relax.
Perché la Terra e, quindi, “la vita stessa ha radici nell’acqua…”, come insegnava il filosofo Parmenide che proprio nel Cilento ebbe i natali.
Ed il Cilento possiede non poche potenzialità degne di essere valorizzate e che già diverse imprese hanno avuto modo di sperimentare: in primis le sorelle Nicole e Lara Rizzo che, da anni, portano avanti con successo l’antica attività avviata dal padre Nicola e, prima ancora, da Donna Elvira, dedita fin dagli anni ’50 a creare un luogo di ristoro per i pescatori… Quello stesso luogo in cui oggi le giovani imprenditrici Rizzo si preoccupano di garantire un turismo sostenibile, all’interno di un’opera eccelsa che si sviluppa su ben 2500 mq, vocati al benessere generato dall’acqua di mare.
Perché nel Cilento ogni imprenditore pratica la regola del “fare buona impresa in un’ottica di visione, qualità e consapevolezza…”.
Ed è, indubbiamente, per questo che la Costa Cilentana ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, il titolo di “Terra del Benessere”.