Cinema & Teatro
Eden, il nuovo film di Ron Howard

Approdato nelle sale nel mese di aprile ‘Eden’, il nuovo film di Ron Howard, narra una storia avvincente realmente accaduta.
di Marvyn Mura
Basato su fatti reali avvenuti agli inizi degli anni ’30 a Floreana, un’isola delle Galápagos, “Eden” è il nuovo film di Ron Howard (Rush, A Beautiful Mind) e racconta la storia del medico tedesco Friedrich Ritter e la sua amata Dora Strauch, che nel 1929 fuggono dalla Germania nel periodo della crisi economica post-prima guerra mondiale per vivere nella selvaggia e incontaminata isola di Floreana, lontano dalla civiltà, dal caos e dall’uomo e per scrivere un trattato filosofico sulla ricostruzione della società umana. Tre anni dopo la loro stabilità viene stravolta dall’arrivo sull’isola di una famiglia composta dal veterano di guerra Witner, dalla moglie Marget e dal loro figlio malato di tubercolosi e dall’arrivo della baronessa Eloise Bosquet de Wagner Wehrhorn insieme a dei servitori-amanti, che si stabilirà a Floreana con l’intento di costruire un hotel di lusso; ma tra antipatie, bugie e sotterfugi, una apparente e pacifica convivenza si trasforma presto in una guerra psicologica tra fazioni.
Il film di Ron Howard, girato con la fotografia cupa e fredda di Mathias Erndl. è un film carico di dramma e pathos, che esplora la dicotomia natura-uomo nella sua espressione più primordiale e selvaggia.
L’opera cinematografica di Ron Howard appare inerente ai fatti descritti dai libri scritti e pubblicati da Marget e Dore e dalle foto e dai video di repertorio realizzati a Floreana negli anni ‘30, soprattutto per quanto riguarda la scenografia di Michelle McGahey che ha curato le costruzioni abitative e dell’ambientazione in generale, così dicasi dell’abbigliamento elaborato dal costumista Kerry Thompson.
Le interpretazioni di Jude Law nei panni del medico Ritter, di Sidney Sweeney nei panni della umile madre di famiglia Marget e di Ana De Armas nei panni della baronessa manipolatrice e cattiva, sono quelle che colpiscono di più lo spettatore.
La prova registica di Ron Howard risulta tra le più convincenti degli ultimi decenni, Howard riesce a spezzare i tanti momenti di ansia e forte tensione alternandole con delle riprese sulla spiaggia, in cui viene inquadrata la fauna locale e questi momenti, al contrario, suscitano un senso di estrema serenità; il film è accompagnato inoltre da una suggestiva colonna sonora di Hans Zimmer, consona e perfettamente adeguata alle immagini e alla storia raccontata.