Diritti umani
Cavallari (FI): attacco Piroso a Gasparri profana libertà opinione

“Solidarietà all’amico Maurizio Gasparri offeso da Antonello Piroso nel tweet in cui auspica una pulizia etnica ‘intellettuale’ nei suoi confronti”
“Solidarietà all’amico Maurizio Gasparri offeso da Antonello Piroso nel tweet in cui auspica una pulizia etnica “intellettuale” nei suoi confronti.
Il fatto è gravissimo, ancor più se l’attacco viene da un giornalista che si scaglia contro la libertà di opinione.
L’articolo 21 della nostra Costituzione è alla base della democrazia ma anche dell’esame da giornalista.
Piroso bocciato!” Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio di Forza Italia, Enrico Cavallari, in seguito al tweet lanciato sul social dal giornalista Antonello Piroso contro il senatore Maurizio Gasparri che aveva espresso opinione contraria alla liberalizzazione delle droghe cosiddette leggere. In effetti l’episodio ha provocato lo sdegno di gran parte del mondo politico come anche l’intervento del presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna che ha prontamente risposto “Non avendo poteri sanzionatori, che sono in capo ai consigli di disciplina, che il collega giornalista senatore Maurizio Gasparri potrà adire come qualunque cittadino, posso solo esprimergli piena e convinta solidarietà come dovrebbe fare chiunque abbia buon senso e tenga a cuore l’articolo 21 della Costituzione”.
Certamente il sen. Gasparri nel suo ruolo politico è padrone di esprimere approvazione o dissenso a proposito di qualsiasi ipotesi di disegno di legge. Quello che non è chiaro è perché Antonello Piroso si scagli con tanta veemenza diventando non solo offensivo, ma addirittura rispolverando idee abbiette che sono il disonore della dignità umana, con una violenza verbale che appare anche peggiore di quella fisica. Ed in questo caso torna di grande attualità l’emergenza di una forma di censura da parte dei social quando chi scrive oltrepassa il limite di una espressione civile e rispettosa degli altri.
Ma se anche il senatore Gasparri non fosse un rappresentante eletto dal popolo Italiano, varrebbe l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Appare chiaro che in questa legittima possibilità non rientrano le offese gratuite ed i ritorni di fiamma per cose orribili come la pulizia etnica…sebbene ‘intellettuale’.
E tenuto conto che Antonello Piroso è un giornalista, dunque presumibilmente un difensore delle libertà individuali, ricordiamo la significativa frase di Evelyn Beatrice Hall, saggista conosciuta con lo pseudonimo di Stephen G. Tallentyre, in una biografia di Voltaire del 1906, dal titolo “The Friends of Voltaire” (Gli amici di Voltaire):”Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”. E’ proprio il caso di dire che chi svolge la professione di giornalista, ancorché pervaso da delirio di onnipotenza, dovrebbe mettere al primo posto il proprio ruolo teso a sviluppare le coscienze informando correttamente, e non di certo quello di alimentare sentimenti di violenza per chi non è in accordo con le sue idee!