Connect with us
Azzera la bolletta

Ambiente & Turismo

Castel Fusano: Benvenuti-Rosati – Di Staso (Ecoitaliasolidale) dopo il fuoco degli anni scorsi e’ la cocciniglia che sta divorando la pineta

Published

on

Tempo di lettura: 2 minuti

La situazione in cui versano gli alberi della  Pineta di Castel Fusano è sempre più preoccupante.  Non solo a causa degli incendi che hanno interessato negli ultimi anni la pineta, ma anche per la diffusione della cocciniglia tartaruga.

La storica Pineta di Castel Fusano, area protetta istituita nel 1980 dalla Regione Lazio, che dal 1996 fa parte della Riserva Naturale Litorale romano, copre un territorio di 916 ettari, la più ampia area verde della Capitale. Ampi ettari con le principali alberature di pinus pinea danneggiate dal fuoco, sino a quello del 17 Luglio 2017, quando un ulteriore fuoco doloso ha bruciato 100 ettari della pineta nella zona a ridosso di Via Cristoforo Colombo e Via del Lido di Castel Porziano.

Non da ultimo l’allarme lanciato dal Coordinamento Regionale di protezione civile e dalle associazioni ambientaliste che evidenziano le centinaia di pini morti per la Tumeyella tagliati negli ultimi mesi dal Comune. Il sottobosco della pineta è secco e da svariati mesi è occupato da cataste di tronchi e rami mai rimossi nelle vaste aree di Castelfusano creando cumuli pronti a prendere fuoco. Sono a rischio anche le aree più urbanizzate della pineta, come Procolo e Acqua Rossa nonché l’area tra Infernetto ed il mare.

Ecoitaliasolidale, –  dichiarano in una nota il Presidente, Piergiorgio Benvenuti, il Vice Presidente, Fabio  Rosati ed il coordinatore per il X’ Municipio e per il Litorale romano, Gaetano Di Staso –  sta monitorando la pineta: è molto importante il contributo di tutti, anche dei cittadini, in questa fase di caldo eccessivo e siccità con alberi e sottobosco secchi che potrebbero prendere fuoco facilmente creando una tragedia ambientale e paesaggistica completa.

Ulteriore e non ultimo problema è rappresentato dalla presenza del pericoloso parassita, Tumeyella Parvicornus, la cocciniglia tartaruga, una presenza iniziata dal 2018 quando vi erano solamente una limitata presenza tra Mostacciano e la Laurentina, mentre oggi, grazie alla mancanza di adeguati trattamenti fitoterapici interessa l’80% dei Pinus pinea della Capitale, circa 120.000 esemplari, mettendo a rischio, ben un terzo del totale delle alberature presenti a Roma”.

Anni ed anni senza adeguate soluzioni -concludono gli esponenti di Ecoitaliasolidale– anche per il polmone verde più vasto della Capitale anche da parte dell’attuale amministrazione che a parole ha promesso attenzione per l’ambiente ma che nei fatti sino ad oggi ha fatto poco o nulla.

Print Friendly, PDF & Email
Apollo Mini Fotovoltaico
Serratore Caffè